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Roma, Milano e gli affitti troppo cari: dura la vita per i 200mila studenti e stagisti fuorisede

Roma e Milano sono le capitali italiane degli studenti – e degli stagisti. In queste due città si concentrano università, imprese, studi professionali ed enti pubblici: naturale quindi che attirino frotte di giovani desiderosi di trovare un’opportunità. Qualche numero, giusto per capirci.
A Roma studiano, secondo l’Anagrafe nazionale studenti del ministero dell’Istruzione, circa 190mila ragazzi. Il dato è riferito a tutti gli iscritti all’anno accademico 2009/2010 e comprende tutte le facoltà. Oltre la metà di essi, vale a dire quasi 110mila, è alla Sapienza; Roma Tre ne accoglie poco più di 34mila, Tor Vergata 28.700. Il restante dieci per cento di studenti si divide tra Luiss (circa 7mila), Lumsa (6.300), Roma Foro Italico (quasi 1.700), Luspio (1.300) e il Campus Bio-medico (1.100). Malgrado il grosso degli iscritti sia romano, si può stimare che un venti per cento provenga da un’altra regione, o comunque da un luogo tanto lontano da rendere pressoché impossibile il pendolarismo. Quindi a Roma vivono quasi 40mila studenti fuorisede. Continued…

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La scuola incerta

Prende il via da questa settimana in tutta Italia il nuovo anno scolastico: gli alunni non sanno quanto ore frequenteranno, le famiglie non sanno se i figli saranno ammessi al tempo pieno, i precari non sanno se lavoreranno. Di seguito, un utilissimo manuale della «riforma» Gelmini

Nonostante il trionfalismo del ministro Gelmini, per il secondo anno consecutivo l’apertura delle scuole avviene all’insegna del caos più totale. L’incertezza degli alunni che non sanno per quante ore settimanali frequenteranno, soprattutto se hanno chiesto tempo pieno e tempo prolungato; l’incertezza delle famiglie che non sanno a quale santo votarsi se i loro figli non saranno ammessi al tempo pieno; l’incertezza dei precari che non sanno se avranno il posto di lavoro; l’incertezza dei docenti di ruolo sull’orario; l’incertezza dei dirigenti a organizzare le classi, visto che aumentano gli alunni e diminuiscono i posti; l’incertezza dei direttori amministrativi che non sanno in base a quale budget finanzieranno i piani dell’offerta formativa; l’incertezza degli studenti delle superiori appena «riformate» che faranno più latino e meno laboratorio se sono ai tecnici e meno italiano e più informatica se sono al classico… Tra tanto brancolare nel buio, però, c’è una cosa chiarissima, i tagli finanziari e di personale. Continued…

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L’Italia non investe in istruzione Ocse: “Spesa per scuola a ultimi posti”

da repubblica.it

Solo la Repubblica Slovacca dietro di noi. Gli insegnanti sono pagati meno della media, soprattutto ai livelli più alti di anzianità di servizio. Studenti inchiodati sui banchi di scuola per ore e ore ma con poco o scarso rendimento

L'Italia non investe in istruzione Ocse: "Spesa per scuola a ultimi posti"

ROMA – L’italia spende il 4,5% del pil nelle istituzioni scolastiche, contro una media Ocse del 5,7%. Solo la Repubblica Slovacca spende meno tra i paesi industrializzati, secondo quanto emerge dallo studio Ocse sull’istruzione. Nel suo insieme, la spesa pubblica nella scuola (inclusi sussidi alle famiglie e prestiti agli studenti) è pari al 9% di quella pubblica totale, il livello più basso tra i paesi industrializzati (13,3% la media ocse) e l’80% della spesa corrente è assorbito dalle retribuzioni del personale, docente e non, contro il 70% medio nell’Ocse. La spesa media annua complessiva per studente è di 7.950 dollari, non molto lontana dalla media (8.200), ma focalizzata sulla scuola primaria e secondaria e a scapito dell’università, dove la spesa media per studente, inclusa l’attività di ricerca, è 8.600 dollari, contro i quasi 13mila Ocse. Continued…

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Gli ultimi della classe

di Antonio Sciotto da ilmanifesto.it

L’Italia è agli ultimi posti in Europa per investimenti sulla scuola: più precisamente è penultima, precede solo la Slovacchia. I dati, pesanti ma non certo inaspettati, vengono dall’Ocse, che ieri ha diffuso il suo consueto report annuale sul mondo dell’istruzione. Il nostro paese spende il 4,5% del pil nelle istituzioni scolastiche, contro una media Ocse del 5,7%. Numeri che sostengono le critiche di opposizione e sindacati (in particolare la Cgil) contro il governo e la ministra Mariastella Gelmini. Gelmini che, però, ieri non batteva ciglio, e anzi ribaltava i dati Ocse a proprio favore. Continued…

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Ingegneria: salta la programmazione didattica contro il DDL Gelmini

da pisanotizie.it

Ieri i ricercatori insieme ad alcuni docenti e una parte dei rappresentanti degli studenti hanno fatto mancare il numero legale durante il Consiglio di Facoltà che doveva approvare il provvedimento. Il coordinamento dei ricercatori: “Ribadiamo la nostra indisponibilità a svolgere qualunque attività didattica al di fuori di quella prevista”

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E dopo il rinvio delle lezioni e degli esami a Scienze Politiche arriva una clamorosa protesta anche dalla Facoltà di Ingegneria, dove è saltata l’approvazione delle programmazione didattica. La cosa era nell’aria già da giorni e ieri un ampio fronte composto da ricercatori, docenti e rappresentanti degli studenti della Facoltà in via Diotisalvi ha volutamente dato un forte segnale contro i provvedimenti contenuti nel DDL Gelmini e i tagli all’Università pubblica.

Nella giornata di ieri, infatti, come forma di protesta contro i provvedimenti legislativi in materia di Università proposti dal Governo, i Ricercatori insieme a diversi Professori Associati, alcuni Professori Ordinari ed una parte dei rappresentanti degli Studenti hanno fatto mancare il numero legale durante il Consiglio di Facoltà di Ingegneria riunito per approvare la programmazione didattica per il prossimo anno accademico, facendo saltare così la seduta e l’approvazione del provvedimento. Continued…

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Scuola e università, Italia bocciata dal rapporto Ocse sull’istruzione

da ilfattoquotidiano.it

I nostri docenti sono pagati meno che negli altri Paesi. Investiamo meno della media europea in questo settore: solo la Slovacchia ha un dato peggiore

La pagella dell’Italia è negativa. Non riserva sorprese la pubblicazione del nuovo Rapporto Ocse sull’educazione “Education at a glance 2010″. Le 500 pagine che fanno il punto sull’istruzione dei 30 Paesi aderenti all’organizzazione per lo sviluppo economico, parlano chiaro: il nostro Paese spende solo il 4,5% del Pil nelle istituzioni scolastiche contro una media europea del 5,7%. Dietro di noi, tra i paesi industrializzati, solo la repubblica slovacca. Persino il Brasile, con il 5,2% e l’Estonia (5%) spendono di più.
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Ricercatori, stop a corsi ed esperimenti

Ricercatori, stop a corsi ed esperimenti

Alla Sapienza la protesta non si ferma. “Il ministro cambi la riforma”. Il direttore di Fisica: “Se non terranno le lezioni, a rischio l’anno accademico”

di LAURA MARI

da repubblica.it

Nessun passo indietro. La protesta dei ricercatori va avanti ad oltranza. E il rischio, sempre più reale, è che il 28 settembre vengano bloccate tutte le lezioni del dipartimento di Fisica dell’università La Sapienza. Niente corsi né esperimenti scientifici nelle aule e nei laboratori frequentati all’inizio del ‘900 anche da Enrico Fermi. Venerdì scorso, infatti, i ricercatori del dipartimento hanno rinnovato all’unanimità l’adesione alla protesta contro la riforma Gelmini, ribadendo dunque la loro indisponibilità ad insegnare. Continued…

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Scuola, una settimana calda continua la protesta dei precari

Scuola, una settimana calda continua la protesta dei precari

da repubblica.it

A pochi giorni dalla ripresa dalle lezioni, e nelle ore cruciali per le assegnazioni delle ultime cattedre per gli incarichi annuali, i docenti rimasti senza incarico minacciano iniziative e mobilitazioni, fino allo sciopero nazionale

ROMA – Sarà una settimana calda, quella che comincia domani, per quel che riguarda la protesta dei precari della scuola. A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni (già domani, in alcune, si ricomincia, mentre in molte regioni il via è fissato per il 13 settembre), e nelle ore cruciali per le assegnazioni delle ultime cattedre per gli incarichi annuali, i professori rimasti senza incarico minacciano iniziative e mobilitazioni fino allo sciopero nazionale.

Finiti per scelta, o interrotti bruscamente, gli scioperi della fame che hanno caratterizzato la scorsa settimana da Nord a Sud del Paese (l’ultima precaria, Maria Carmela Salvo è stata ricoverata per un malore in Friuli ma a Roma Giuliana Lilli ha iniziato da oggi a non alimentarsi), prosegue la protesta davanti a Montecitorio, con un presidio che manterrà la postazione almeno fino all’8 settembre, quando con l’inizio dell’attività parlamentare è stata convocata una nuova assemblea aperta per organizzare uno sciopero nazionale, che potrebbe essere programmato a fine mese.

Ma la conferma che il problema precari non sia ancora chiuso è venuta dallo stesso ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, al centro delle polemiche proprio perché non ha ricevuto i precari in agitazione. “Presto – ha annunciato Gelmini – convocheremo i sindacati, lo faremo non appena il quadro delle nomine sarà sufficientemente completo, per analizzare la situazione e verificare la funzionalità degli strumenti messi in campo per fronteggiarla”. Continued…

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Assemblea su Autoformazione- Mercoledi 8 ore 17- Aula 1 Facoltà Lettere e Filosofia

ci vediamo Mercoledi 8 settembre alle ore 17 all’Aula 1 della Facoltà di Lettere e Filosofia per parlare dei progetti di autoformazione per l’anno accademico che si sta aprendo. tutt* sono invitati a partecipare, proporre argomenti e a dire la sua sull’autoformazione.

http://boink.noblogs.org/gallery/296/LaP2_146.jpgL’autoformazione è un modo nuovo in cui abbiamo scelto di vivere l’università. Stressati da crediti, minilezioni, corsi di laurea dalla durata di un mese, da un’università formato ikea, abbiamo deciso di investire il nostro tempo in qualcos’altro. Con la collaborazione di docent*, ricercator* e precar* abbiamo costruito, seguendo le nostre inclinazioni e preferenze, una serie di incontri all’interno e fuori degli spazi universitari da noi gestiti e ci siamo anche riappropriati dei crediti, tolti ad inutili e soprattutto non pagati stages e tirocini. L’anno scorso ci siamo occupati della questione della psichiatria e della devianza.

Raccolta dei seminari di autoformazione su psichiatria e devianza

Università e autoformazione: miseria del presente, ricchezze del possibile

http://liste.oziosi.org/mailman/listinfo/seminariautoformazione

(mailing list sui progetti di autoformazione, per iscriversi seguire le indicazioni che trovate nella pagina o mandate una mail a caminetto@anche.no richiedendo l’iscrizione)

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La scuola scoppia, ecco le superclassi Nei licei anche 35 alunni per aula

Allarme dei docenti: sicurezza a rischio e didattica penalizzata. Superato in molte città il tetto di 27. La Cgil: colpa del taglio dei professori

di SALVO INTRAVAIA e SARA GRATTOGGI da repubblica.it

La scuola scoppia, ecco le superclassi Nei licei anche 35 alunni per aulaROMA – Lezioni al via in aule sempre più affollate. Cresce il numero delle classi “fuorilegge”: secondo un decreto ministeriale del 1992, infatti, sono da considerarsi non in regola quelle classi composte da oltre 25 alunni. E per l’anno scolastico in arrivo nelle scuole italiane si arriva ad oltrepassare i 30 studenti per aula fino ad arrivare a trentasette. E la sicurezza? I dirigenti degli uffici periferici del ministero che approntano gli organici fanno finta di non accorgersene perché, in caso di incidente, la responsabilità ricade sul preside. Mentre i docenti si dovranno confrontare con superclassi dove insegnare è quasi un’impresa e gli alunni dovranno mettersi d’impegno per non rimanere tagliati fuori. Continued…

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