AFFITTI sempre più cari. L’ annuale apertura della stagione della caccia al posto letto per gli studenti fuori sede non promette nulla di buono. Nelle zone universitarie più centrali, vicine cioè alla Sapienza, i prezzi medi per le stanze doppie non scendono sotto i 350 euro al mese. Finoa richieste sorprendenti come i 550 euro di piazza Bologna. Quanto alle singole, a San Lorenzo si parte da 450 euro. E da pagare a parte ci sono acqua, luce, gas e riscaldamento: in inverno si supera di gran lunga il mezzo milione di vecchie lire. Per trovare qualcosa a meno – doppie a 270 euro e singole sotto le 400 – bisogna andare a Tor Pignattara, Centocelle o Anagnina. Con le dovute eccezioni. Su Portaportese, il portale di annunci immobiliari, un posto letto nei pressi di Tor Vergata, altra ma decentratissima sede universitaria, costa tra i 300 e i 500 euro. Idem a Torre Maura, Cornelia o San Paolo, nei pressi di Roma Tre. Scendono un po’ i prezzi al Collatino e al Torrino: 250 euro la doppia, 370 la singola. Off limits Prati, Flaminio e il centro: qui si viaggia tra le 500 e le 750 euro a stanza, spese escluse. Valeria Caboi da 5 anni studia a Roma: «Dividevo bagno e cucina con altre 7 persone pagando 500 euro più le bollette per una singola. Un sacrificio fatto solo perché il mio ragazzo sta in uno studentato a Torrevecchia ma dopo le 23 non può più ospitare nessuno». C’ è anche chi racconta di aver visitato appartamenti sulla Prenestina pranzando in corridoio perché il salotto era affittato uso stanza.E chi denuncia d’ aver vissuto in una dependance in giardino senza bagno né fornelli. Per di più con affitti in nero: a Roma la percentuale tocca il 46,4 per cento. Jacopo, 26 anni, condivideva con altri 3 ragazzi due stanze al Pigneto senza contratto: «C’ erano fili scoperti, muri scrostati e condizioni igieniche precarie. La proprietaria ha detto che i lavori avremmo dovuto pagarli noi». Il giro d’ affari del sommerso è milionario e tanti sono gli escamotage per aggirare il fisco: registrare solo una parte di contratto e lasciarne un’ altra in nero, da riscuotere cash alla fine del mese. O tenere sfitta una stanza: nel caso di controlli si potrà sempre dire che lo studente di turno è un ospite. Di fare poi come Jerry Calà nel film degli anni ‘ 80 «Vado a vivere da solo» non se ne parla. Per il monolocale più piccolo le richieste partono da 850 euro. Così gli appartamenti da ostelli per studenti si sono trasformati in caselavoro. L’ età media degli inquilini resta tra i 20 e i 28 anni, quelli dell’ università insomma. Ma negli annunci sono tantissimi gli over 30 a caccia di un letto. Come Carlotta Bolchi: «Ho 40 anni, sono una professionista, ma oggi più di 550 euro al mese per l’ alloggio non posso spenderle». – VIOLA GIANNOLI
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