Skip to content


Sapienza, assemblea dei ricercatori “Pronti a bloccare l’attività didattica”

da repubblica.it

Nella facoltà di Chimica dell’Università romana si riuniscono per una giornata di protesta gli aderenti alla Rete29aprile. “Va rivisto il disegno di legge di riforma approvato al Senato”

di VIOLA GIANNOLI

Sapienza, assemblea dei ricercatori "Pronti a bloccare l'attività didattica" Un momento dell’assemblea

Ricercatori riuniti alla Sapienza di Roma. Ha preso nall’aula Ginestra della facoltà di Chimica, l’assemblea nazionale dei ricercatori riuniti nella Rete 29aprile. Una riunione convocata dopo che il disegno di legge di riforma dell’Università approvato al Senato non ha subito alcuna modifica di rilievo come invece chiesto dagli universitari.

I ricercatori della Rete29Aprile, si legge nel documento di convocazione, ribadiscono invece le loro proposte: “Un corretto finanziamento delle università che nel 2011 subirà una riduzione tale da risultare inferiore agli stipendi; garantire il riconoscimento delle professionalità e del diritto alle carriere di ricercatori e professori con l’introduzione di un ruolo unico della docenza articolato in tre livelli; lo stanziamento di un fondo straordinario per reclutare giovani; una governance degli Atenei che non vada verso la svendita e la privatizzazione ma che veda una rappresentanza adeguata delle varie componenti del mondo dell’università”.

Dopo le introduzioni affidate ad Alessandro Pezzella, Guido Mula, Pietro Graglia e Alessandro Ferretti nel pomeriggio si aprirà lo spazio del dibattito con studenti e docenti. Alle 16.30 verrà redatta la mozione finale dell’assemblea. Mentre venerdì prossimo, sempre alla Sapienza, ci sarà l’assemblea nazionale guidata da Marco Merafina.

Dopo il caso scoppiato all’Ateneo di Bologna, la maggior parte dei ricercatori si dicono pronti allo “sciopero bianco”, ovvero all’astensione da tutti gli incarichi non previsti dal contratto, tra cui la docenza. A Roma le Facoltà di Ingegneria della Sapienza e di Scienze di Tor Vergata hanno già annunciato, si legge in un comunicato del sindacato studentesco Link Roma, di voler slittare l’inizio dell’anno accademico per protesta contro i tagli della Gelmini che rischiano di lasciare centinaia di cattedre scoperte.

Dall’assemblea sono anche arrivati i primi dati sulla protesta. All’incirca sono 10mila i ricercatori (la terza fascia di docenti universitari) che vorrebbero astenersi dalla docenza. Solo a Roma, all’Universita’ La Sapienza, sono 671 su un totale di 1854 i ricercatori che per ora si sono detti indisponibili a salire in cattedra limitandosi alle attività previste dal contratto e status giuridico.

Tra le facoltà in cui è maggiore l’adesione ci sono Scienze, Lettere, Scienze Umanistiche e Ingegneria. A Tor Vergata, nella Facolta’ di Scienze – che ha gia’ annunciato lo slittamento dell’inizio delle lezioni – il 90 per cento dei ricercatori non terrà lezioni; a Lettere il 60 per cento.

Posted in Rassegna Stampa.