Colonna sonora:
Le luci della centrale elettrica – L’amore ai Tempi dei Licenziamenti dei metalmeccanici
http://www.youtube.com/watch?v=_BsZlPudvy4
La FIOM ha indetto per il 28 gennaio uno sciopero contro il ricatto di Marchionne e per la democrazia. Noi, student* e precar* della scuola e dell’università, vogliamo fare sì che quella sia una giornata di lotta da condividere con gli operai e le persone che combattono per la loro dignità. Vogliamo perciò far chiarezza sui nostri obiettivi e sul perché aderiamo alla giornata di mobilitazione.
Nel mettere in campo i seguenti argomenti di discussione cogliamo l’occasione per rivolgerci a tutta la città di Perugia e a tutto il territorio umbro, perché ravvisiamo bisogno di maggior dibattito pubblico:
1- Siamo student* e precar*, due soggetti economici fondamentali per l’economia del centro storico e di tutta la città di Perugia, siamo consumatori che sostengono le attività commerciali e le rendite di chi ha proprietà nella città.
2- Al tempo stesso siamo lavorator*, precar* che di volta in volta fanno i banconisti nelle pizzerie al taglio, le cameriere nei ristoranti, i tirocinanti negli studi professionali o nelle imprese. Mandiamo avanti i grandi eventi come eurochocolate, umbria jazz, svolgiamo lavori altamente qualificati, senza una retribuzione decente e senza alcuna forma di tutela o di welfare.
3- Noi non possiamo scioperare, eppure da due anni mettiamo in crisi il governo sulle tematiche della formazione e della precarietà. Non possiamo scioperare, ma occupiamo le facoltà e le scuole, blocchiamo le strade, i binari della stazione e ci inventiamo proteste creative e comunicative. Non possiamo scioperare, ma vogliamo condividere le nostre forme di protesta anche con i lavoratori e le lavoratrici della Fiom, perché pensiamo che la nostra lotta nelle scuole, nelle università e nelle strade sia una lotta contro il ricatto di un presente precario che reprime tutta la nostra voglia di vivere, di costruirci il presente
[Perché forse le lacrime di un operaio di fronte al cancello di Mirafiori sono le stesse di uno/a stagista che non ha né un futuro né un presente].
Non ci basta dare una solidarietà della durata di un giorno, vogliamo invece costruire un processo unitario con i lavoratori che lottano contro il ricatto messo in atto da pochi privilegiati, e in questo processo vogliamo portare i nostri temi, rendendoli comuni nella speranza che possano avviare una fruttuosa trasformazione. Crediamo che non si possa indire uno sciopero generale senza che si ponga la questione della precarietà e della formazione e senza richiedere tutele, diritto alla casa, sanità, mobilità, servizi, reddito, welfare anche se si è precar*, soprattutto se si è precar* e student*
Su questa base, secondo noi, si può iniziare a costruire un movimento unitario che sappia sostenere la lotta della Fiom e soprattutto andare oltre le vertenze di una categoria, qualunque essa sia.”