“I docenti reclutati non sanno cosa
ci devono insegnare”
da lastampa.it
«Spettatori del fallimento del Politecnico in appalto». Altro che fine delle proteste e inizio dell’anno accademico con lezioni regolari. Gli studenti dei corsi di design puntano i riflettori sull’«avvio difficile» delle lezioni alle facoltà di Architettura (I e II), le ultime a partire, martedì 2 novembre. Il motivo dello slittamento è noto. Le due facoltà con sede al castello del Valentino sono state più colpite di Ingegneria dalla protesta dei ricercatori contro il disegno di legge Gelmini: l’adesione del 90% e la rinuncia alla titolarità delle cattedre ha costretto a posticipare l’avvio dei corsi di due mesi, assegnandoli a docenti esterni reclutati attraverso bando.
Proprio qui sta il punto critico secondo gli studenti. Quelli della sede di corso Francia, ex Alenia, non usano mezzi termini: «Stiamo assistendo a scene preoccupanti – dice Massimiliano Tantillo, al secondo anno di Progetto grafico – I professionisti esterni reclutati come docenti non sanno cosa insegnare. Ci hanno chiesto di parlargli un po’ della materia, che in questa settimana vedranno di mettere a punto il programma per noi».
Critiche anche sui tempi. Manuele Venaruzzo di Design industriale dice: «Alcuni insegnanti raccontano di essere stati scelti solo qualche giorno fa: impossibile per loro preparare le lezioni». Ad iniziare, anzi, a continuare sono le spese: «L’abbonamento da pendolare – dice Venaruzzo – è valido da settembre e le tasse non sono diminuite per il minor servizio». La protesta di corso Francia, organizzata nel collettivo InCubo, si respira anche nei corridoi: «Vorremmo iniziare delle lezioni vere, si è perso già troppo tempo» è il ritornello più frequente.
Stefania Fuggetta si spinge oltre: «I professionisti esterni sono selezionati dal Politecnico solo per i sei corsi di questo primo semestre: non sappiamo se li avremo anche nel secondo e se i loro esami si potranno sostenere anche l’anno prossimo». Per il futuro dell’anno accademico, la situazione di confusione è confermata dai vertici della facoltà: «Con questo stato di incertezza sulla riforma, non possiamo fare programmi, né sapere se la protesta dei ricercatori rientrerà». Secondo i presidi delle due facoltà di Architettura, Rocco Curto e Ferruccio Zorzi, però «i corsi sono iniziati regolarmente e senza problemi». A riferirlo è lo stesso rettore del Poli, Francesco Profumo, che il giorno dopo l’avvio delle lezioni ha sentito i due presidi per fare il punto della situazione.