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Primo report dalla manifestazione del primo marzo a perugia, INTERVISTE

Centinaia e centinaia di persone riempiono la piazza di Perugia questo pomeriggio con palloncini e striscioni gialli. Maggioranza di migranti che stanno davanti al corteo e gestiscono la giornata.

Numerosa anche la componente di studenti universitari stranieri

Intervista a Philippe, studente universitario 

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Prime foto della giornata

Posted in Primo Marzo- Sciopero de* Stranier*.


LA MANIFESTAZIONE DEL PRIMO MARZO A PERUGIA

visita il sito del primo marzo

leggi anche Primo Marzo 2010. Sciopero de* stranier*. Il Manifesto e Cosa possono fare gli/le italian*

guarda l’appuntamento su facebook

LUNEDI 1 MARZO 2010, Concentramento Piazza Italia ore 14:30 In seguito avrà luogo una performance in piazza IV Novembre.

A questo movimento aderiscono persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e orientamento politico, immigrati, discendenti di immigrati e autoctoni.
Rifiutiamo gli stereotipi e le leggi e i provvedimenti razzisti, le campagne istituzionali anti-immigrati, l’uso di termini e di immagini discriminatorie e l’utilizzo stumentale del richiamo alle radici culturali nonché della religione cristiana per giustificare politiche, locali e nazionali, di rifiuto e non accoglienza
Chiediamo che finisca, qui e ora, la politica dei due pesi e delle due misure, nelle leggi e nell’agire delle persone.
Al governo chiediamo:
Estensione a tutti gli immigrati della regolarizzazione riservata solo a colf e badanti
Abrogazione del pacchetto sicurezza, legge 94/20009, e della Bossi-Fini del 2002
Permesso di soggiorno per chi denuncia lo sfruttamento e il lavoro nero
Applicazione effettiva del diritto di asilo per rifugiati e profughi
Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
Diritto di voto alle Amministrative dopo 5 anni di residenza
Modifica della concessione di cittadinanza con estensione anche ai nati in Italia

Posted in Primo Marzo- Sciopero de* Stranier*.


Primo Marzo 2010. Sciopero de* stranier*. Il Manifesto e Cosa possono fare gli/le italian*

Leggi anche:

Docenti contro il razzismo. Una petizione per il primo marzo.

Sciopero del primo marzo. 24 H Senza di noi.
Primomarzo
Gruppo di perugia

Gruppo di umbertide

 

Manifesto per il

«Primo Marzo 2010, Sciopero degli Stranieri»

A questo movimento aderiscono persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e orientamento politico,   Chi siamoimmigrati, discendenti di immigrati e autoctoni.

Siamo accomunati dalla consapevolezza di quanto sia importante, da un punto di vista sociale, culturale e economico, l’apporto dell’immigrazione per l’Italia.

Siamo indignati dalle campagne denigratorie che  hanno investito gli stanieri in questo Paese, determinando un clima di barbaro razzismo e portando all’approvazione di leggi discriminatorie e lontane dal dettato e dallo spirito della nostra Costituzione.

Ricordiamo che il diritto a emigrare è riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che la storia umana è storia di migrazioni: senza di esse non ci sarebbe stato nel nostro mondo alcun processo di civilizzazione e di costruzione delle culture.
Continued…

Posted in Primo Marzo- Sciopero de* Stranier*.


C’eravamo tutt*.. e ci saremo ancora tutt*

Editoriale del 26.02 – Ma che Rewind: Rewave!http://www.globalproject.info/public/resources/images/max/rewave_1.jpg

da uniriot.org

Le Università si configurano di fatto come enormi agenzie per la concentrazione di manodopera precaria a disposizione dell’economia, più o meno informale, dei territori metropolitani. Ma è un reato ribellarsi alla dismissione guidata da "pizzicagnoli con il cuore a forma di salvadanaio. Surrealtà vuole che mentre a Genova venivano chiesti 4 anni e 6 mesi per Spartaco Mortola a seguito dell’assalto alla Diaz nel 2001, a Torino si apriva il processo contro 21 studenti dell’Onda accusati di qualche ruvidità nel difendersi dalle cariche di polizia durante il “G8 università” nel Luglio 2009, guidate dallo stesso Mortola (che oggi continua a coltivare la sua personalità scatenandosi contro i notav in val di susa). Il pm Sparagna sosteneva, nella sua fantasmagorica requisitoria contro gli studenti, che “da un sasso alla p38 il passo è breve”. Continued…

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Università, la denuncia del Codacons: “Il 95% delle stanze affittate è in nero”. A Perugia si spendono dai 25o ai 350 euro

da umbrialeft.it
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Il 95 per cento di case e stanze affittate agli studenti fuori sede è in nero. Lo denuncia il Codacons, che da anni monitora le quotazioni dei canoni di locazione in questo settore. La situazione – spiega l’associazione – è analoga in tutto il territorio nazionale, ciò che cambia sono i prezzi che raggiungono livelli record nelle grandi città (Roma e Milano in testa), specie nelle zone limitrofe alle università. Per una stanza singola a ridosso dell’Università si può arrivare a pagare fino ad 800 euro al mese.

L’indagine dell’associazione, che registra la generalizzata tendenza al ‘nero’ al fine di evadere il fisco, è stata condotta rispondendo agli annunci pubblicati su internet e riviste specializzate o affissi in prossimità degli atenei. Di seguito i dati del Codacons suddivisi per città relativi all’affitto medio richiesto per una stanza singola in zona adiacente all’università. I costi sono comprensivi delle spese.

CITTA’ / COSTO STANZA
MILANO: da 550 a 650 euro
ROMA: da 500 a 650 euro
VENEZIA: da 450 a 550 euro
FIRENZE: da 400 a 500 euro
TORINO: da 350 a 500 euro
PAVIA: da 350 a 450 euro
BOLOGNA: da 350 a 450 euro
NAPOLI: da 300 a 350 euro
PERUGIA: da 250 a 350 euro
SALERNO: da 250 a 350 euro
PALERMO: da 200 a 300 euro
BARI: da 250 a 350 euro
AGRIGENTO: da 200 a 300 euro
COSENZA: da 200 a 250 euro

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Sei un* student*? No, sono un prodotto universitario. Diari d’Onda, puntata n.11

Università e industriali trafficano promettendosi prodotti. Ma quali prodotti? Semplice, noi Studenti. Forza lavoro a basso costo per la ricerca e l’industria di oggi e di domani.

E che diritto ha l’associazione privata, "Università per l’Umbria" (che ha come soci fondatori il rettore e molti notabili della nostra università) di parlare con industriali e politici del lavoro di studenti e precari?

“Le aziende sono attente a comprare il miglior prodotto al prezzo più basso. Perciò, caro bistoni, dovremmo proseguire sulla strada del confronto diretto che hai già bene avviato.”
[Bernardini, pres. industriali umbri, incontro con "Univ. per l’Umbria"]

Ascolta l’undicesima puntata: Sei un* student*? No, sono un prodotto universitario.

http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf

Posted in Diari d'Onda.


Vienna, marzo 2010 – Celebrating Bologna? We don’t think so. International call for participation

da uniriot.org

L’ 11 e il 12 marzo 2010 i ministri dell’istruzione di 46 paesi europei celebreranno il 10 ° Appello di Bologna Burns: Vienna 11- 14 Marzoanniversario del processo di Bologna a Vienna e Budapest. [English version da EUniriot] Considerando la situazione attuale e le proteste in corso in molte università europee questa celebrazione è una beffa per tutti noi. Non solo perché il Bologna Process ha chiaramente fallito nel raggiungere gli obiettivi concordati riguardo il miglioramento della mobilità per studenti e docenti, ma perché ha altresì aumentato le restrizioni per gli studenti ed i loro studi, portando in generale ad una maggiore selezione sociale di accesso all’istruzione superiore.

Il fatto che l’intero processo intenda l’istruzione solo come forza lavoro produttiva soggetta al mercato si riflette negli obiettivi dello stesso. Di qui il nostro obiettivo non è solo quello di misurare il successo o il fallimento del processo di Bologna, ma di mettere in discussione il processo e le sue stesse fondamenta.
Continued…

Posted in Verso Vienna 11-14 Marzo 2010.


Assemblea Giovedi 25: Sciopero de* stranier*, progetti di autoformazione, processo di bologna

Ci vediamo per la PROSSIMA ASSEMBLEA GIOVEDI 25 FEBBRAIO alle ORE 17:00, RITROVO all’ENTRATA della FACOLTA’ di LETTERE E FILOSOFIA, PALAZZO MANZONI.

L’Assemblea si svolgerà poi alle 17:30 nel’Aula IX del Dipartimento di Filosofia 

 

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Argomenti all’ordine del giorno saranno

1- I progetti di autoformazione, di cui sono stati decisi gli argomenti: "Laboratorio interdisciplinare sulla devianza e sulla psichiatria" e "Pedagogia come strumento di liberazione". Chiunque sia interessat* è invitato a partecipare e fare proposte.

2- Adesione allo sciopero de* stranier* del primo marzo. Partecipiamo numeros*!

3- Il contro-vertice che si svolgerà a Vienna in occasione dell’incontro internazionale de* prim* ministr* sul processo di Bologna. Prenderà parte alla manifestazione anche una delegazione da Perugia. Stiamo organizzando in vista del contro-vertice degli appuntamenti: un incontro informativo e di discussione sul processo di bologna e la proiezione del documentario Greve generale

4- Presidio al tribunale di Torino in occasione della prima udienza del processo rewind. Sarà presente una delegazione da Perugia.

 

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La misura del potere per i baroni della conoscenza

da uniriot.org

speciale da il manifesto, a cura di Gigi Roggero

La questione dell’università in Italia non riguarda il malaffare. Dire questo (si tranquillizzino i Travaglio e la fiorente editoria che campa sugli archivi di magistratura e polizia) non significa che non ci siano corrotti, al contrario. Significa invece spostare l’attenzione sulla «struttura»: è il sistema che produce corruzione, non sono i corrotti a determinare il sistema. Mostrarlo è un grande merito di Francesco Sylos Labini e Stefano Zapperi, in un libro rigoroso e utile (I ricercatori non crescono sugli alberi, Laterza, pp. 117, euro 12).

Sul sito ricercatorialberi.blogspot.com sono apparsi molti commenti e recensioni (tra cui quella di Roberta Carlini apparsa sul sito di «sbilanciamoci» e poi ripreso da il manifesto il 31 gennaio) che testimoniano la capacità dei due fisici di aprire una discussione sull’università non «cannibalizzata» dalla fame di scandali dell’opinione pubblica giustizialista. Continued…

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Per la prima volta i docenti votano contro una vincitrice di concorso

da repubblica.it Bari, l'ateneo si ribella a parentopoli a Medicina stop alla figlia del "barone"

Il professore che ha detto basta: "Non ne potevo più di vedere il nostro nome macchiato"
Bari, l’ateneo si ribella a parentopoli Medicina stop alla figlia del "barone"


di GIULIANO FOSCHINI

Bari, l’ateneo si ribella a parentopoli a Medicina stop alla figlia del "barone"
BARI – In questi anni è diventata famosa in tutta Italia come l’accademia delle famiglie, l’Ateneo delle Parentopoli. Ieri l’università di Bari si è ribellata contro il nepotismo. La facoltà di Medicina ha deciso per la prima volta, a maggioranza, di non assumere come professore associato Maria Luisa Fiorella, fresca vincitrice di un concorso bandito nel 2005: la dottoressa è figlia di Raffaele Fiorella, storico barone barese e direttore della clinica dove la docente lavora e avrebbe dovuto continuare a insegnare. "La misura era colma: bisognava dimostrare che le cose sono cambiate, che la schiena ora è dritta. Per il rispetto al nostro lavoro e a quello dei nostri studenti e pazienti, non potevamo più permetterci un nuovo scandalo" spiega il professor Giovanni Lapadula, ordinario di Reumatologia. È stato lui – quando sembrava tutto fatto per l’assunzione – a prendere la parola nel corso del consiglio per esprimere tutto il suo dissenso sulla decisione che la facoltà stava per prendere. Ha chiesto anche ai colleghi di dire la loro, con il voto segreto. Nel consiglio non ha fiatato nessuno, "nessuno ha preso la parola, soltanto dopo ho avuto tanti attestati di stima" dice Lapadula. I professori hanno votato. Continued…

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