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Bistoni celebra il matrimonio tra PD e PDL

Il 28 ottobre abbiamo avuto l’onere, e non l’onore, di partecipare all’incontro "Università, quali prospettive?" promosso dall’associazione Università per l’Umbria che vedeva la partecipazione di franco asciutti, senatore del pdl, luciano modica, senatore del pd e francesco bistoni, alias il magnifico.

In primo luogo condanniamo con forza l’atteggiamento di bistoni, che parla con i politici non in qualità del rettore ma in qualità di presidente di una associazione privata (ma come si permette? l’università è casa sua? non le sembra che agendo così delegittimi tutti quelli che l’università la vivono e la fanno vivere? perchè un’associazione parla a nome dell’università? l’università non è il suo giardino di casa!).

Parlando dell’incontro in sè abbiamo un bistoni in forma smagliante, sembrava un democristiano doc della prima repubblica: ha parlato per un quarto d’ora senza dire nulla.

Ma è riuscito ad inserire delle preziosissime perle nel suo discorso. Lui, proprio lui, il rettore che voleva cacciare tutti dell’università, ha affermato che "il problema dell’università è stato la mancanza di dialogo".

Poi è venuta l’ora della deresponsabilizzazione, prassi che il magnifico conosce alla perfezione; in questa ottica va vista la sua frase: "non potete criticare i clientelismi e la cooptazione all’università perchè anche in politica utilizzate questi metodi". Insomma, commentate voi.

Poi è arrivata l’ora di quel poverino del pd, piagnucoloso quasi quanto veltroni: "noi abbiamo preparato, per mano di garavaglia e fioroni, un ddl alternativo a quello della maggioranza sull’università ma nessuno l’ha preso in considerazione".

In quanto a mediocrità anche il DDL PD non scherza: si premura bene di non chiedere invenstimenti aggiuntivi per l’università, andrebbe bene ripristinare la situazione prima dei tagli.

Si è poi affrettato a rassicurarci che non vuole assolutamente che il rapporto investimenti in ricerca/ pil raggiunga il livello delle eccellenze (cfr. paesi nordici), ma gli basterebbe tendenzialmente che si raggiunga il livello medio dei paesi ocse facenti parte dell’unione europea.

Ha poi affermato che al pd le fondazioni vanno benissimo (e non nutrivamo dubbi al riguardo, dato che le avevano pensate loro), ma vorrebbero solo una modifica: che la possibilità di effettuare donazioni esentasse a favore delle fondazioni sia estesa anche alle università pubbliche.

Il senatore del pdl è stato però molto peggiore, ha declinato banalità e luoghi comuni per circa un quarto d’ora: fuga di cervelli, baronati, etc…, come se la riforma gelmini servisse per risolvere uno solo dei problemi: i cervelli fuggono all’estero? tagliamo ancora!

La parola studenti è stata pronunciata dopo un’ora di incontro da modica, e alla fine il rappresentante del pd e del pdl si sono complimentati con il rettore augurando lunga vita e salute alla sua associazione: per loro non c’è nulla di strano e non è un problema che il rettore abbia fondato una associazione con la quale pretende arbitrariamente di parlare a nome di tutto l’ateneo e che sa tanto di traghetto verso una trasformazione in fondazione.

Crediamo sia necessario opporsi a questa unione sacra tra pd e pdl bendetta da bistoni che vede come agnelli sacrificali gli studenti, i precari, la qualità della ricerca, l’offerta formativa e il nostro diritto allo studio.

Nostro, cioè di tutti.

Posted in Scritti da onda perugia.