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Il re(ttore) forse ridurrà l’aumento delle tasse. Ma non ci permetterà mai di controllare i bilanci

Perugia – Due giorni di mobilitazione studentesca erano stati indetti in previsione della seduta del Senato Accademico del 27 ottobre e della seduta del Consiglio di Amministrazione del 28 ottobre.

Il 27 ottobre il sindacato studentesco UDU ha organizzato un presidio vicino all’aula del rettorato in cui era riunito il Senato Accademico. Erano presenti al presidio 20-30 attivisti dell’UDU, alcuni ragazzi dei giovani comunisti e poco più di dieci persone di Onda Perugia. L’UDU ha mandato al Senato Accademico una delegazione composta da tre dei propri iscritti per consegnare le firme raccolte in questo ultimo mese contro l’aumento delle tasse. Da questa delegazione sono stati volutamente esclusi i ragazzi di Onda Perugia, che si son sentiti dire “E’ una manifestazione dell’UDU!”.

Dopo un’ora e più di attesa i delegati sono tornati accolti da urla festose e da uno spiegamento di bandiere UDU! Il capodelegazione con malcelato orgoglio ha annunciato che la Commissione sulle tasse si riunirà entro dicembre per ridiscutere l’importo della seconda e la terza rata.

Se questi sono i fatti, l’analisi è semplice: festa assolutamente immotivata.

Mandare delegati (ed impedire che alle delegazioni partecipino semplici studenti) equivale a legittimare un sistema in cui solo i rappresentanti possono portare a conoscenza delle istituzioni le lotte e le richieste studentesche. Sappiamo che questo sistema non produce risultati: i rappresentanti UDU presenti alla seduta del Senato Accademico, che ha deciso l’aumento delle tasse, non hanno avvertito gli studenti finché tale aumento non è stato ratificato alcuni mesi dopo dal C.d.A.

Per Onda Perugia, l’unica possibilità di mettere pressioni agli organi decisionali rimane la mobilitazione dal basso.

Il risultato ottenuto dai delegati è poi molto incerto. La commissione ha solo il potere di fornire pareri, ogni suo documento non è vincolante per il senato accademico o per il C.d.A.. Ma soprattutto non è vincolante per i prossimi anni, quando i tagli ministeriali si faranno sentire molto di più, alla faccia di virtuosità reali o presunte.

Il 28 ottobre una ventina di ragazzi di Onda Perugia sono tornati al rettorato. Il C.d.A. non c’è stato, ma è stata l’occasione giusta per chiedere la trasparenza e l’accessibilità di tutti i docume

Posted in Scritti da onda perugia.