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Gelmini, prossimo passo è riforma reclutamento

da unimagazine.it

redazione

Dopo aver portato al traguardo la riforma delle scuole superiori il ministro Gelmini già guarda oltre. Ha, infatti, annunciato che il prossimo passo sarà la riforma del reclutamento e l’adozione di un sistema di valutazione.

Dopo aver portato al traguardo la riforma delle scuole superiori il ministro Gelmini già guarda oltre. Ha, infatti, annunciato che il prossimo passo sarà la riforma del reclutamento e l’adozione di un sistema di valutazione. Ma per i sindacati la "partita superiori" non è affatto chiusa e sollecitano un incontro con la titolare del dicastero di viale Trastevere per esaminare le conseguenze delle novità introdotte, con un occhio attento soprattutto a risorse finanziarie e organici.

"Il prossimo obiettivo è la riforma del reclutamento e l’adozione di un sistema di valutazione come esiste in tutti i Paesi europei. Qualcosa – ha dichiarato Mariastella Gelmini – si sta già facendo attraverso l’Invalsi, ma serve maggiore convinzione. Credo che il ruolo dei sindacati sia da rispettare ma non possono essere i padroni della scuola. E invece quando si discute con loro sono più i distinguo che le adesioni. Ci deve essere, invece, più autonomia da parte dei singoli dirigenti e dei singoli insegnanti i quali in base al lavoro che svolgono devono essere valutati e poter poi avanzare nella carriera. La valutazione non deve essere vista come un elemento sanzionatorio ma come un elemento di trasparenza. Per questo – ha aggiunto il ministro – stiamo pensando ad un ddl o comunque a un provvedimento che metta a sistema ciò che già è stato fatto, ma compia qualche passo in avanti".

Intanto però il ministro rassicura sui contenuti della riforma rammaricandosi di non aver potuto, come sperava, ragionare con Bersani: "nella riforma dei licei abbiamo individuato tre materie chiave: italiano, matematica e lingua straniera»; il riordino dell’istruzione tecnica «è una delle risposte più importanti alla crisi economica"; l’istruzione tecnico-professionale "va declinata sulla base non solo dei settori produttivi ma anche della geografia"; da lunedì sul sito del ministero le famiglie troveranno informazioni precise su tutte le novità. Ma non basta. I sindacati chiedono garanzie.

"Il ministro ci deve convocare rapidamente per parlare nel dettaglio di soldi, personale, organici e per fare un piano di fattibilità concreta del processo di innovazione dice il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna secondo il quale "la filiera dei tecnici può funzionare, può raccordarsi davvero col mondo del lavoro, se queste scuole potranno contare sui laboratori, se saranno dotate degli strumenti per le esercitazioni pratiche e se poi avranno uno sbocco in corsi post secondari di alta specializzazione".

Posted in Rassegna Stampa.