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Vienna: assedio all’ambasciata italiana e blocchi contro Rewind

DA INFOAUT E UNIRIOT

SMS from Wien – stay tuned!!

h12:35 Blocco stradale selvaggio di
fronte all’ambasciata Italiana a Vienna per protestare contro le
richieste di condanna del pm sparangna nel processo Rewind

h
12.45 Continua il blocco stradale: la polizia arriva in forze ma
l´atteggiamento e´ tranquillo, continua il blocco di un´arteria molto
importante della cittä.

h 13.00 Risuonano gli slogan contro le
richieste del pm rispetto agli studenti dell´Onda sotto processo a
Torino. Mentre il blocco continua risuona lo slogan europeo di Uniriot:
"Against Bologna Process, against privatization, Uniriot Network, for
self-formation!"

h 13.15 I duecento studenti si allontanano
dall´ambasciata lasciando striscioni e manifesti appesi sulla facciata
con la scritta "No Rewind, Rewawe!"

h 13.25 La carovana delle
facoltä ruibelli si dirige verso l´Uni Campuis per partecipare ai
workshop e alle assemblee europee.

Questa mattina gli studenti della rete delle facoltà ribelli Uniriot hanno manifestato in duecento sotto la sede dell’ambasciata italiana di Vienna bloccando la strada antistante per mezz´ora, con uno striscione che diceva "No rewind, rewave. We were all behind that shield", in solidarietà con gli studenti imputati nel processo "Rewind". Il 6 luglio 2009 la procura di Torino tramite il procuratore generale Giancarlo Caselli, con l’operazione denominata "Rewind", ordina 21 mandati di carcerazione a carico di attivisti dell’onda studentesca di varie città italiane, nel corso dell’autunno si aggiungeranno all’elenco indagati altri attivisti, alcuni dei quali tutt’ora sottoposti a misure restrittive della libertà.

Ciò che viene loro imputato e’ di aver preso parte alla grande mobilitazione del 19 maggio 2009 a Torino contro il G8 University Summit e ai disordini con le forze dell’ordine che presidiavano la zona rossa del vertice. L’undici marzo la prima udienza preliminare di questo processo ha visto la richiesta da parte del pm di pene che vanno dall’anno e sei mesi all’anno e dieci mesi: gli studenti rivendicano di aver deciso collettivamente la violazione della zona rossa nella quale si stava svolgendo il summit ritenuto illegittimo.

L’iniziativa è avvenuta nell’ambito della partecipazione della rete al controvertice viennese in concomitanza%

Posted in Verso Vienna 11-14 Marzo 2010.