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Documento finale Assemblea Generale d’Ateneo del 5 Luglio

Gentili professori, cari colleghi,

l’Assemblea del 5 luglio 2010 svoltasi presso la Facoltà di Scienze politiche, ha visto la partecipazione di circa 130 persone in rappresentanza di diverse categorie dell’Università (autorità accademiche, docenti, precari, amministrativi e studenti). Il successo dell’iniziativa dimostra la credibilità della protesta e spinge a passi ulteriori il primo dei quali è la richiesta della convocazione di Consigli di facoltà allargati a tutti i ricercatori ai quali bisognerà sottoporre il documento allegato alla
presente e-mail. I ricercatori presenti all’incontro sollecitano vivamente i colleghi assenti all’Assemblea a promuovere l’iniziativa presso la propria facoltà e di far indire il CdF entro e non oltre il 20 luglio. Inutile ricordare che la battaglia è congiunta e deve vedere professori e ricercatori uniti nel raggiungimento dell’obiettivo finale.

Cordiali saluti

I ricercatori

Ai Presidi di Facoltà
Ai Presidenti dei corsi di laurea
A tutto il Personale docente (e ricercatore precario) d’Ateneo


L’assemblea di Ateneo del 5 luglio 2010, che si è svolta presso la Facoltà di Scienze Politiche, ha ampiamente discusso i contenuti del d.l. n. 78 del 31/05/2010 (cosiddetta manovra Tremonti), che all’art. 9, c. 21 prevede:
1) il blocco degli incrementi retributivi a titolo di adeguamento automatico per gli anni 2011-13 senza possibilità di recupero;
2) che gli anni 2011-13 non sono validi per la maturazione delle classi e degli scatti di stipendio correlati all’anzianità di servizio.
Per il meccanismo di progressione di carriera basato sull’anzianità, la manovra è fortemente iniqua poiché il taglio lineare non incide proporzionalmente su tutte le classi di stipendio, ma in forma regressiva sui livelli di reddito più bassi, colpendo in particolare i ricercatori non confermati.More…In ragione di queste ed altre osservazioni, largamente condivise, l’assemblea ritiene necessario e opportuno adottare quale strumento di protesta il ritiro, da parte di tutti i ricercatori di Ateneo, delle disponibilità a ricoprire insegnamenti nell’anno accademico 2010-2011. L’Assemblea auspica altresì che all’interno delle singole Facoltà venga richiesta immediatamente la convocazione di Consigli di facoltà straordinari allargati a tutto il personale docente, affinché si prenda atto di quanto già approvato dal Consiglio di Facoltà di Scienze Agrarie il quale ha deliberato che la Facoltà:
– pur manifestando viva preoccupazione per le difficoltà che lo stato di agitazione dei Ricercatori a tempo indeterminato produrrà per la regolare erogazione dell’offerta didattica all’inizio dell’anno accademico 2010-2011 e, quindi, per la formazione degli studenti, esprime la propria condivisione e solidarietà alle richieste dei Ricercatori universitari a tempo indeterminato;
– ha piena convinzione dell’urgenza di definire uno stato giuridico dei Ricercatori universitari a tempo indeterminato che riconosca agli stessi i ruoli che effettivamente svolgono all’interno delle Facoltà, sancisca un conveniente equilibrio nell’impegno tra le attività didattiche e quelle della ricerca scientifica, e permetta, così, di superare l’ingiustificato contrasto tra diritti reali e doveri sostanziali che da anni caratterizza questo ruolo universitario;
– ritiene necessario che, nel rispetto degli esclusivi criteri di merito che il Legislatore vorrà individuare, vengano previsti programmi e procedure che permettano di gestire il sistema universitario con efficienza ed efficacia nel periodo di transizione tra vecchio e nuovo ruolo dei Ricercatori, e che consentano ai Ricercatori a tempo indeterminato di vedere valutato con serietà e riconosciuto con chiarezza il proprio impegno didattico e scientifico;
– evidenzia l’esigenza indifferibile di individuare risorse appropriate per governare il processo di transizione ricordato e, allo stesso tempo, per avviare in concreto un sostanziale rinnovamento del sistema universitario, fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale;
– dichiara il proprio sostegno allo stato di agitazione dei Ricercatori a tempo indeterminato impegnandosi a coprire le attività didattiche frontali eventualmente non svolte dagli stessi per un massimo di 120 ore annuali, come previsto dalla L.N 230/2005;

A ciò bisogna aggiungere la richiesta di cui i Consigli di Facoltà si dovranno far portavoce verso i Rettori e conseguentemente verso il MIUR, ovvero:
– che venga abolito il blocco degli scatti e delle conferme in ruolo disposte dalla manovra Tremonti come già previsto per i magistrati al c. 22 del d.l . 78/2010;
– che venga esclusa dalla manovra il blocco del turnover per le nuove figure di "ricercatore a tempo determinato"; difatti, la regola prevista dal dl 78 prevede l’assunzione di queste figure a carico del FFO per il 50% della spesa 2009 che sembra mal conciliarsi con il DDL Gelmini.

L’Assemblea invita tutto il personale docente e precario dell’Ateneo di Perugia a favorire un’immediata convocazione dei Consigli di Facoltà entro e non oltre il 20 luglio 2010 e di dare comunicazione del presente documento ai Presidenti dei Corsi di Laurea.

                                                                                                     Assemblea dei Ricercatori di Perugia

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