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Studenti medi in sciopero Cortei in tre città, lezioni in piazza

Studenti medi in sciopero Cortei in tre città, lezioni in piazza

Studenti medi in sciopero Cortei in tre città, lezioni in piazza

da repubblica.it 29.10.10 – Riparte la protesta contro la riforma Gelmini. A Roma manifestazione fino al ministero della Pubblica istruzione. Assemblee straordinarie, fiaccolate con la cittadinanza da Torino a Bari, a PalermoAncora cortei e flash mob degli studenti contro la riforma Gelmini in tutta Italia. Oggi, i ragazzi delle scuole superiori saranno nuovamente in piazza per dire No alla riforma della scuola. L’unione degli studenti e la Rete degli studenti medi hanno organizzato cortei in diverse città italiane. “A Roma il corteo partirà da Piramide e raggiungerà il ministero”. Sono previsti cortei anche a Torino e Palermo. In alcune città gli studenti organizzeranno lezioni in piazza o assemblee straordinarie nelle scuole, come a Bari.

A Lecce e Bari sono anche previste fiaccolate notturne che coinvolgeranno la cittadinanza. Mentre, contro “le macerie della scuola”, la Rete degli studenti lancia “i cantieri del sapere”, che  “prenderanno vita in questi giorni nelle nostre scuole e nelle nostre città, tramite autogestioni, cogestioni, occupazioni, assemblee d’istituto e cittadine, flash mob, manifestazioni, sit-in”. Domani, sabato 30, gli studenti saranno al fianco dei precari della scuola che daranno vita a “Un’eruzione di Pubblica istruzione”: una mobilitazione promossa dai precari della scuola.

“Contestiamo  –  dichiarano dall’Unione degli studenti  –  gli otto miliardi di euro di tagli all’istruzione pubblica, il riordino delle scuole superiori che non fa altro che dequalificare la scuola pubblica e le minacce di privatizzazione. Siamo particolarmente allarmanti  –  continuano  –  dai tagli previsti nella prossima manovra finanziaria, dai libri di testo per le scuole elementari fino alle borse di studio universitarie sembra che nulla venga risparmiato dalla mannaia di Tremonti”.

“L’introduzione del maestro unico alla scuola primaria, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo pieno, dei quadri orari, delle ore di sostegno, la scomparsa delle sperimentazioni, il ridimensionamento di alcune discipline fondamentali, soprattutto dell’area umanistica, e dei laboratori, determineranno una fortissima contrazione degli organici”, dichiarano i precari. E “se i precari saranno i futuri disoccupati, i docenti di ruolo saranno i futuri precari”. Alle manifestazioni di oggi e domani aderiranno anche gli studenti universitari del Link. Il 4 novembre, scenderanno in piazza gli studenti di Genova e Milano e il 17 novembre sarà la volta della giornata internazionale degli studenti.

Posted in Rassegna Stampa.