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[Torino – 9 e 10 gennaio] Assemblea nazionale degli studenti medi in Onda

da infoaut.org

Dopo un autunno che ha visto gli studenti scendere nuovamente in
piazza, meno numerosi ma sicuramente più determinati dell’anno scorso,
riteniamo necessario un momento di confronto e di definizione con altre
realtà studentesche nazionali, sui temi che il movimento ha già saputo
toccare e su quelli che caratterizzeranno la futura mobilitazione.

L’Onda Anomala è riuscita a non fermarsi alla semplice contestazione
della Riforma Gelmini, la quale mira ad impoverire la qualità
dell’insegnamento attraverso tagli e privatizzazioni, individuando il
quadro generale in cui essa si inserisce. I provvedimenti presi dagli
ultimi governi tendono infatti ad un’aziendalizzazione degli istituti e
degli atenei parallelamente all’attuazione di tagli sempre più pesanti,
con lo scopo di ridurre le spese che il governo deve sostenere nel
campo dell’istruzione pubblica.

In questo senso crediamo che sia importante confrontarsi sul ruolo che
la Scuola ha assunto in Europa. Perciò è necessario chiedersi se essa
sia un luogo deputato alla formazione qualificata degli studenti, che
prepari ad un impiego fisso e ben definito, o se piuttosto all’interno
dell’economia globale degli stati essa non abbia modificato la sua
funzione. Infatti dal momento che il lavoro è sempre più precario, la
funzione sociale della scuola sembra ridotta al semplice
disciplinamento della futura forza lavoro. Non esistono più scuole
professionali che orientino le scelte lavorative degli studenti, ma
tutti i diversi indirizzi di studio conducono inevitabilmente a lavori
flessibili e precari.

Riteniamo ancor più essenziale ragionare sulla valenza contraddittoria
della scuola, che, in quanto spazio in cui gli studenti vengono
inevitabilmente a contatto, è anche luogo di una socialità che possa
formare una coscienza emancipata da schemi prefissi. Grazie a questa
ambivalenza della scuola crediamo sia possibile e necessario praticare
forme di autorganizzazione che, dalle assemblee, alle aule autogestite,
ricrei un immaginario collettivo alternativo in grado di produrre
conflittualità.

L’autogestione di momenti e luoghi è un punto di partenza importante
verso il percorso di Riappropriazione di saperi, spazi, servizi, che è
stata la parola d’ordine uscita dalla scorsa assemblea nazionale di
Napoli e che sarà il motore di numerose iniziative che si terranno in
varie città italiane a gennaio. Intendiamo confrontarci nuovamente su
questo tema, in quanto, diffondendone la pratica e allargandola ad
altri soggetti sociali, pensiamo che sia possibile far venire a galla
soggettività e aspirazioni, coscienti dell’inefficacia del welfare
statale. Proprio in questo contesto di crisi infatti, gran parte dei
soggetti sociali storicamente conflittuali sta prendendo consapevolezza
di come lo stato non sia in grado di attuare seri provvedimenti di
arginamento della crisi, ma di come tutti gli interventi istituzionali
abbiano per esito di rimandare a un domani sempre più prossimo le sue
conseguenze.

Molti sono i bisogni sentiti dagli studenti nella vita di tutti i
giorni: dai trasporti e dai libri di testo (sempre più cari ogni anno)
ad un tempo che sia libero realmente. La riappropriazione è forse una
delle poche risposte che possiamo darci, poiché essa viene a
contrattaccare l’imposizione di tempi e aspirazioni prestabiliti in
ogni sfera della vita rubata agli studenti.

Non possiamo poi non spenderci nel discorso sulla Repressione che lo
stato sta mettendo in atto ad ogni livello, per contrastare il
movimento. Ormai gli studenti di tutta Italia sanno cosa vogliano dire
cariche in piazza e denunce, e ovunque questi provvedimenti non hanno
fatto altro che riaccendere le proteste. Durante l’assemblea torinese
crediamo che si dovranno tracciare delle linee di risposta specifiche
ai metodi di controllo usati dalla polizia e anche riguardo a queste
riteniamo fondamentale aprire un momento di dibattito per andare a
tracciare un’analisi di come la polizia le stia rinnovando.

All’occhio di tutti è infatti il nuovo metodo utilizzato dalla digos in
piazza, che tenta di evitare con ogni mezzo lo scontro fisico, e cerca
invece spazi di complicità con i militanti, in modo da ridurre il
momento del corteo ad una parata autorizzata e senza incidenti.
Crediamo che un atteggiamento di lucida riflessione vada assunto, nel
momento in cui le questure attaccano il movimento e che vadano
allontanati per sempre quegli atteggiamenti di vittimismo che hanno già
fatto capolino sulla scena nazionale. Sia che venga per mezzo di
ragionate denunce o per mezzo di cariche sfuggite di mano, la
repressione è l’atto scontato di un’istituzione che si veda attaccata
da un movimento di massa.

Kollettivo Studenti Autorganizzati – Torino

studentiautorg-to.myblog.i

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PROGRAMMA ASSEMBLEA

Sabato 9 Gennaio
Ore 15 Inizio assemblea: interventi aperti delle realtà nazionali
Ore 19 Cena
Ore 22 Concerto studentesco

Domenica 10 Gennaio
Ore 10 Inizio tavoli di lavoro
(Proposte: analisi della riforma e del movimento; welfare e riappropriazione; repressione e antifascismo)
Ore 13 Pranzo
Ore 15 Continuazione tavoli di lavoro
Ore 17 Assemblea finale con relazione dei tavoli, proposte etc

L’assemblea si terrà al C.S.O.A. Askatasuna, Corso Regina Margherita 47, Torino


Per informazioni/partecipazion
i:
Gabriele 3400946815 – Nanni 3315985618

 

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