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Gelmini: “Dall’anno prossimo tetto del 30% per gli stranieri”

di Salvo Intravia

da repubblica.it

L’annuncio del ministro dell’Istruzione: "Un modo per integrare"
In vigore già dal prossimo annuo, con gradualità

ROMA – Tetto agli alunni stranieri per classe dal prossimo anno scolastico. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. A settembre, la percentuale massima di alunni con cittadinanza non italiana per ogni classe non potrà superare il 30 per cento. Il limite verrà introdotto gradualmente dalle prime classi in tutti gli ordini di scuola e potrà essere anche oltrepassato se gli stranieri da integrare avranno già le competenze linguistiche per essere inseriti in classe senza difficoltà. Ma è facile prevedere che la disposizione contenuta nelle Continued…

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La Gelmini mette il tetto agli stranieri

di Giusi Marcante 

da ilmanifesto.it

Il ministro Maria Stella Gelmini ha inviato a tutte le scuole una nota in cui indica il tetto del 30% di alunni stranieri nelle classi per il prossimo anno scolastico. Un limite che entrerà in vigore in modo graduale, ha spiegato sempre il ministro, partendo dalle classi prime sia della scuola primaria che secondaria di primo e secondo grado. Per la Gelmini stabilire un tetto «è un modo utile per favorire l’integrazione, perchè grazie a questo limite si evita la formazione di classi ghetto con soli alunni stranieri». Nella stessa nota del ministero si spiega che il limite non è così rigido perchè potrà essere alzato o abbassato in relazione alle competenze linguistiche degli alunni. Continued…

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Università di Perugia. Polo ternano: capolinea o baratro?

Al capolinea il polo universitario ternano di Sergio Capotosti da Il Messaggero

Pasticcio- Università: ora il polo ternano vede il baratro da La Nazione/ Umbria

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Lettera di una studentessa. Vienna marzo ’10: controvertice studentesco vs Bologna Ministerial Conference

da infoaut.org

http://www.infoaut.org/img/gallery/thumb/immagine-3-4b312d3c11b86.png
Dall’ 11 al 12 marzo i ministri dell’educazione di 46 paesi europei sono stati invitati a Vienna e Budapest in occasione del giubileo dei 10 anni dalla firma del trattato di Bologna (Bologna Ministerial Anniversary Conference 2010). Le ampie proteste studentesce a Vienna e in tutta Europa si stanno muovendo per organizzare un controvertice studentesco di protesta contro queste celebrazioni che ci sembrano una grandissima presa in giro!

Lettera di una studentessa

Sono una studentessa svizzera che studia all’università di Losanna. La lettera che vi scrivo nasce da un mio forte desiderio e da una spontanea iniziativa personale. Non sapevo a chi mandarla, allora ho deciso di mandarla a tutti quelli che potevo. Tutta l’Europa germanofona è stata investita da un ondata di proteste contro l’attuale sistema di studi universitari. Da Vienna a tutta la Germania ed ancora ad altre le occupazioni si sono estese a macchia d’olio.
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I borsisti hanno pagato la seconda rata: perchè? A quando il rimborso?

I borsisti hanno pagato la seconda rata: perchè? Quando il rimborso?

Il fatto che i borsisti che sono nella terza fascia reddituale abbiano pagato la seconda rata delle tasse universitarie (mentre gli altri anni era l’Adisu a pagare) è una delle dimostrazioni di come l’università di Perugia cerchi di far cassa attraverso gli studenti. Chi ha ricevuto il rimborso della tasse del 2007 sa che per un rimborso ci posso volere più di due anni. Ma come è potuta succedere una cosa del genere? Che ruoli hanno l’università e l’Adisu?


 

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Bufera sui professori emeriti

Bistoni conferma di credersi re assoluto dell’università di perugia, che fra poco diventerà il suo giardino di casa. Con questa mossa della nomina arbitraria dei professori emeriti prende due piccioni con una fava: riafferma il suo sistema di potere e risparmia soldi che sarebbero serviti per l’assunzione di nuovi professori ordinari. Conseguenze: i/le precar* possono dire addio alla possibilità di accedere alla docenza ordinaria.

di Alessandro Antonini

dal Corriere dell’Umbria

leggi o scarica l’articolo in pdf


Studia studia, ci sono riusciti. All’università di Perugia hanno trovato il modo di far lavorare i cosiddetti “baroni” anche dopo la pensione. La soluzione è l’uovo di Colombo: i professori emeriti “fai-da-te”. Grazie alla modifica del regolamento di ateneo i docenti che, pur avendo superato l’età contributiva, siano premiati dal rettore (nella sua piena discrezionalità) con il titolo di “emerito”, potrebbero continuare a svolgere in tutto e per tutto la loro attività all’interno dell’università, in barba alle “censure” di Brunetta e della Gelmini (omonima riforma e legge 1088). Uno zoccolo duro del personale docente ha ravvisato una violazione delle Continued…

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Un anno di crisi. L’agenda politica dei movimenti, mentre la ripresa sembra lontana

da globalproject.it

di Andrea Fumagalli

Se guardiamo alla congiuntura economica, il 2009 si chiude con segnali contrastanti. Se guardiamo alla situazione sociale, l’anno si chiude in modo tragico.

Nel corso degli ultimi 12 mesi, le borse finanziarie mondiali hanno recuperato circa il 20%, oltre il 40% se facciamo riferimento al punto di minimo toccato nel marzo scorso. E’ un andamento atteso, parzialmente “drogato” , se consideriamo che i mercati finanziari sono oggi il cuore pulsante (nel bene e nel male) del biocapitalismo contemporaneo. I facili catastrofisti di fine 2008 sono stati serviti. Tuttavia tale risultato è il risultato, soprattutto negli ultimi due mesi, di fasi altalenanti, con momenti anche di forte ribasso, sintomo di un’incertezza e una volatilità ancora troppo elevata. E non può essere altrimenti, visto le numerose “bombe” ancora inesplose che costellano il futuro dei mercati finanziari, dopo il caso Dubai (dalle carte di credito, all’esplosione di nuovi “hedge funds”, al rischio legato all’eccessivo indebitamento pubblico di molti paesi “importanti”: Grecia, Spagna, Irlanda, fra tutti, alla carenza di controllo dei cd. “fondi sovrani”). L’elevata immissione di liquidità da parte degli Stati e delle Banche Centrali (come droga iniettata nelle vene) ha consentito di tamponare le principali falle finanziarie e ha permesso, nella seconda parte dell’anno, l’arresto della caduta del Pil prima che raggiungesse livelli a rischio “default”.
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La tragica situazione del polo ternano

Ecco due articoli che rendono bene la drammatica situazione del polo ternano, frutto dei tagli della gelmini, della gestione pessima e autocratica di bistoni e dell’atteggiamento rinunciatario di tutti gli attori accademici di fronte all’imponente controriforma gelmini/tremonti.

Terni, Università. Cesvol: "No al ridimensionamento dell’università" dal Corriere dell’Umbria

Terni, Università. "Polo, profondo rosso" di Federica Liberotti da Il Giornale dell’Umbria

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Rivoluzione alla Sapienza: Frati replica alle critiche

 

da unimagazine.it

Qualcuno l’ha chiamata "rivoluzione", altri preferiscono usare termini più moderati. La certezza è che alla Sapienza entro un paio di mesi si
dimezzerà il numero dei dipartimenti e, entro un anno, quello delle
facoltà. Abbiamo chiesto al Rettore Frati perché è stata presa la
decisione di archiviare l’organizzazione federativa


Martedì, 22 Dicembre 2009 

Il 17 novembre il Senato Accademico ha approvato con 40 voti
su 47 delle linee guida per attuare questa ristrutturazione con cui i
dipartimenti passeranno da 105 a circa 50 – requisito minimo sarà avere
almeno 50-60 docenti – e le facoltà da 23 a 12. Il processo di
aggregazione si realizzerà "in considerazione delle specificità
strutturali, funzionali e didattiche – secondo quanto si legge nel
comunicato – e "sarà spontaneo, costruito anche con gli studenti",
secondo quanto dichiara il Rettore Luigi Frati, l’uomo che ha voluto
questa corposa trasformazione. Alle facoltà sarà deputato il compito di
coordinare i dipartimenti. Continued…

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[Torino – 9 e 10 gennaio] Assemblea nazionale degli studenti medi in Onda

da infoaut.org

Dopo un autunno che ha visto gli studenti scendere nuovamente in
piazza, meno numerosi ma sicuramente più determinati dell’anno scorso,
riteniamo necessario un momento di confronto e di definizione con altre
realtà studentesche nazionali, sui temi che il movimento ha già saputo
toccare e su quelli che caratterizzeranno la futura mobilitazione.

L’Onda Anomala è riuscita a non fermarsi alla semplice contestazione
della Riforma Gelmini, la quale mira ad impoverire la qualità
dell’insegnamento attraverso tagli e privatizzazioni, individuando il
quadro generale in cui essa si inserisce. I provvedimenti presi dagli
ultimi governi tendono infatti ad un’aziendalizzazione degli istituti e
degli atenei parallelamente all’attuazione di tagli sempre più pesanti,
con lo scopo di ridurre le spese che il governo deve sostenere nel
campo dell’istruzione pubblica. Continued…

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