Da una lettera di un’insegnante precaria a La Stampa (lettera non pubblicata del 23 novembre scorso): Il Ministro Gelmini delle Eccellenze in città. Ovvero: hai vuoluto una cattedra e mò… pedala.
Anche io ieri, in bicicletta, ho inseguito invano la Gelmini in giro per la città. Ho galoppato come un segugio tutto il pomeriggio con l’unico istinto irrefrenabile di guardare il mio Ministro dritto dritto negli occhi. Dopo alcune puntate andate a vuoto, prima al Miur e poi in Piazza Bernini, verso le ore 15 raggiungo la delegazione degli studenti radunati sotto la sede del Pdl ad attendere Mariastar.
Ma della Gelmini manco l’ombra. Non dormo in un centro sociale, non sono violenta, a nessuno fino a ieri è mai saltato in mente di farmi passare per una facinorosa. Sono una docente precaria della scuola, oggi disoccupata. C’ero anch’io, e c’erano anche molti studenti, studenti di ogni genere e specie, con le facce fresche ed innocenti dei vent’anni o forse meno…non erano ‘solo persone appartenenti ai centri sociali’, né erano tantomeno ‘trenta facinorosi’. C’era anche una mia allieva del liceo dell’anno scorso, in carne ed ossa, pensate un po’. Continued…