Perugia, 20 ottobre – Presso la facoltà di Giurisprudenza si è svolta un’assemblea informativa indetta dalle rappresentanze studentesche e concernente l’aumento delle tasse universitarie. Erano presenti gli studenti che siedono nel Consiglio di Amministrazione e un centinaio tra studenti e precari. Era anche presente il preside della facoltà, Prof. Bove, che ha preferito non intervenire.
Tommaso Bori, rappresentante nel C.d.A., ha riassunto l’iter burocratico che ha portato all’aumento delle tasse senza fare alcun riferimento alle responsabilità oggettive che questo aumento hanno determinato. Luigi Villani delle Vergini, anche lui rappresentante nel C.d.A. ha addossato interamente la responsabilità dell’aumento delle tasse ad un errata previsione di entrata compiuta dai tecnici dell’Ateneo, assolvendo di fatto la Legge 133/08.
L’intervento della Prof. Marella, docente di Diritto Privato, ha spostato la discussione su un tema più ampio, chiarendo il legame tra l’aumento delle tasse e l’attacco generalizzato portato all’università pubblica dagli ultimi governi, a partire dalla Legge Berlinguer fino alla Legge 133/08. Ha posto poi l’accento sulla mancanza di trasparenza nella gestione dell’Ateneo, che rende impossibile persino agli strutturati come lei la consultazione dei verbali degli organi decisionali.
A seguire ha parlato il dott. Antonello Ciervo, ricercatore precario, che ha rimarcato come i tagli governativi e la cattiva gestione dei baroni abbiano determinato uno scadimento del diritto allo studio e dei diritti che spettano ai precari in quanto lavoratori. L’università, ha concluso, è un bene comune che deve essere accessibile a tutti, siano essi studenti, tecnici, precari o docenti. Continued…