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Voi Rewind, noi Fast Forward! Presidio davanti al Palagiustizia di Torino

da infoaut.org

AGGIORNAMENTO h 13: Si è appena concluso il presidio davanti al Palagiustizia di Torino che ha accompagnato la prima udienza preliminare (poi rinviata per un vizio di forma al 1 aprile) per il processo Rewind. In tanti, studenti e studentesse dell’Onda, con delegazioni da ogni parte di Italia, si sono dati appuntamento questa mattina a Torino, non solo per dimostrare solidarietà agli imputati, ma soprattutto per ribadire che è il movimento tutto ad essere sotto accusa oggi, dal momento che tutto in quella, come nelle altre giornate dell’Onda, era stato deciso e agito insieme. Un’assemblea nazionale aveva sancito la volontà di non accettare la zona rossa nella giornata del 19 maggio, un’altra assemblea nazionale a termine del corteo aveva poi assunto l’intera giornata come una scommessa vinta. Molti sono stati gli interventi al microfono, tutti volti da una parte a rivendicare la ricchezza espressa in quelle giornate di maggio, dall’altra a denunciare le misure cautelari di allora e di oggi. 28 sono gli studenti attualmente imputati nel processo Rewind, di cui quasi tutti, ad una distanza di otto mesi, ancora oggi sottoposti a restrizioni della libertà personale, quali obbligo di firma (in alcuni casi ancora giornaliere). Misure che risultano a tutt’oggi davvero inaccettabili, tanto più se rapportate ad un impianto accusatorio basato su prove e riconoscimenti discutibili ed inconsistenti, che si è dovuto far forza della figura di un Giancarlo Caselli per supportare agli occhi dell’opinione pubblica le deliranti tesi lì avanzate.  L’Onda ha dimostrato ancora una volta di esserci e di essere oggi come ieri unita. Se con questa operazione, che assume sempre più una connotazione tutta politica, hanno tentato di dividerci, proponendo(ci) una fittizia quanto comoda (per loro!) divisione tra buoni e cattivi, oggi, sia davanti al tribunale, sia con le iniziative in contemporanea dislocate nelle diverse città, da Roma a Genova, da Bologna a Palermo, abbiamo per l’ennesima volta palesato che il loro intento è miseramente fallito… voi rewind, noi fast forward!

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