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Taglio alle borse di studio, l’Adoc: “Molti ragazzi lasceranno le universita’”

da tuttoconsumatori.it

“Con il taglio del 90% dei finanziamenti per le borse di studio si rischia che il patrimonio culturale e storico delle universita’ italiane vada perduto”. Lo denuncia l’Adoc secondo cui il 35% dei ragazzi aventi diritto alla borsa lascera’ al primo anno di corso. “Una borsa di studio di importo medio di 4000 euro l’anno copre in media il 57% delle spese sostenute da un universitario – dice Carlo Pileri, il presidente dell’Adoc – ammontanti a circa 700 euro al mese solo per affitti (450 euro al mese, con un’incidenza del 64% sulla spesa), trasporti (36,50 euro/mese), vitto (150 euro/mese) e libri di testo (66 euro al mese). Eliminare i fondi per le borse di studio significa privare l’80% degli aventi diritto di un sostegno fondamentale per lo studio. I ragazzi meritevoli dovranno fare affidamento sulle proprie famiglie, che dovranno sopportare un taglio del 50% delle entrate solo per coprire le spese universitarie, considerando che il reddito familiare massimo per avere diritto alla borsa e’ di 17mila euro al mese. E chi non ha la possibilita’ di un sostegno familiare molto probabilmente dovra’ abbandonare gli studi”.
Secondo l’Adoc il 35% degli aventi diritto sara’ costretto a lasciare i corsi al primo anno, una percentuale che sale al 60% al secondo anno. “Per questa situazione critica l’unica soluzione possibile sembra essere l’universita’ online, che prevede un costo medio di 4000 euro l’anno comprese tasse, trasporti e libri di testo. Senza nulla togliere a questo tipo di struttura universitaria e’ evidente il rischio di un grave deperimento del patrimonio culturale e storico delle universita’ italiane. In Italia da centinaia di anni universita’ come quella di Bologna, di Padova o di Pisa sono la culla della civilta’, e’ fondamentale non perdere questo patrimonio ma, al contrario, tutelarlo con tutti i mezzi possibili”, conclude Pileri.

Posted in Rassegna Stampa.