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Abbandoniamo le illusioni prepariamoci alla lotta

Quello che sta accadendo a Roma e in molte altre città italiane, mentre un Parlamento di corrotti festeggia la vittoria del Mammasantissima, quel che è accaduto a Londra giovedì scorso mentre un Parlamento di traditori votava la distruzione della scuola pubblica, è l’inizio del nuovo decennio.

Sarà un decennio di conflitto e di autodifesa da parte della società, contro una classe dominante violenta, corrotta, assassina, contro il capitalismo finanziario che affama letteralmente la società, contro la mafia che occupa i posti di potere per spartirsi le risorse prodotte dal lavoro.

L’enorme massa di studenti, ricercatori, cittadini lavoratori che si sono dati appuntamento a Roma  non aveva l’obiettivo di abbattere un governo di mafiosi per istaurare un governo di sfruttatori e di assassini.  L’obiettivo dei movimenti è distruggere il potere nei suoi fondamenti, portare il conflitto in ogni luogo, destabilizzare continuamente l’ordine dello sfruttamento e dell’ignoranza, restituire autonomia alla società, conquistare reddito.

Ora sappiamo che nel pozzo nero di Montecitorio siede una maggioranza di venduti, di corrotti. Il Mammasantissima che governo a Palazzo Chigi li ha comprati con i soldi depredati ai lavoratori, alla scuola, alla società intera. Non rispetteremo la legge dei mafiosi e dei venduti. Dovunque porteremo la rivolta, organizzxeremo il bisogno di autonomia dal capitale.

Gli studenti di Roma hanno risposto come avevano fatto gli studenti di Londra qualche giorno prima: occupando la città, difendendo il loro diritto di manifestare, dichiarando che l’insurrezione europea è iniziata, e durerà per tutto il tempo necessario.

Durerà. Non è una breve esplosione, è il levarsi in piedi di una generazione, è la dichiarazione di autonomia dell’intelligenza collettiva dalla putredine di un sistema corrotto, violento, ignorante e  moribondo. E’ il cambio di clima culturale che annuncia un decennio di conflitto e di costruzione di un mondo libero dallo sfruttamento.

Franco “Bifo” Berardi

Posted in Rassegna Stampa.