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Scuola, nella notte il governo raddoppia i fondi alle private

da repubblica.it .11.10 – Il maxi-emendamento alla Finanziaria restituisce agli istituti paritari i 245 milioni tagliati. NellaScuola, nella notte il governo raddoppia i fondi alle private casse delle università dovrebbero entrare 500 milioni. Durissima la Cgil: “E’ un gioco delle tre carte sulla pelle dell’istruzione”.

Il governo ripristina i fondi per le scuole paritarie, incrementa i finanziamenti agli atenei, restituisce all’università i fondi per le borse di studio e assegna le risorse per espletare i concorsi richiesti in queste settimane a gran voce dai ricercatori in agitazione in tutti gli atenei. Il maxiemendamento alla legge di stabilità per il 2011 (ex legge finanziaria) restituisce agli istituti paritari i 245 milioni tagliati con la prima versione del provvedimento. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, mette così a tacere la polemica derivata dal taglio del 47 per cento  (253 milioni) operato alle paritarie qualche settimana fa, che aveva creato più di qualche malumore, soprattutto negli ambienti cattolici.

L’emendamento del governo porterà nelle casse degli atenei anche 800 milioni che recuperano in parte i tagli effettuati con le ultime manovre finanziarie e andranno a incrementare il Fondo di finanziamento ordinario. Ci sono inoltre 500 milioni in più sullo stesso capitolo per gli anni a partire dal 2012 in poi. Una parte di questi fondi dovranno servire all’espletamento dei concorsi per professore di seconda fascia (associato) negli anni dal 2011 al 2016. Una integrazione ai finanziamenti delle università, quest’ultima, che potrebbe fare rientrare la protesta dei ricercatori contro la riforma Gelmini. La riforma dell’università portava a rottamazione i ricercatori che per oltre un decennio hanno insegnato e, in questo modo, supplito alla carenza di docenti di prima e seconda fascia. Ma che non si erano potuti dedicare alla ricerca a tempo pieno rimanendo indietro nei concorsi.
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Tra aumenti e decisionismo: l’arroganza dell’amministrazione perugina e umbra – Rassegna stampa

Una breve rassegna stampa sulle ultime trovate della classe dirigente perugina e umbra

Perugia. Mobilità alla deriva

Un manifesto di arroganza e stupidità

Io sono il sindaco e voi non siete un c…

Arroganza di classe

L’inchiesta

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Siamo tutt* sulla gru! Presidio in Piazza Italia- Domenica 21 Novembre

il presidio è spostato a domenica 21 novembre, a breve aggiornamenti

DOMENICA 21 NOVEMBRE dalle ore 15:00 si terrà un PRESIDIO in PIAZZA
ITALIA a Perugia a seguito della forte repressione degli arresti di Brescia e per
sostenere a gran voce la lotta dei sei migranti sulla gru e rivendicare diritti per tutti e tutte!
SIAMO TUTT* SULLA GRU!
SANATORIA SUBITO!

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17 Novembre- Giornata internazionale dell* student*- Manifestazione a Perugia- ore14- Ritrovo a Piazza Partigiani

Mercoledi 17 Novembre ore 14
Ritrovo a Piazza Partigiani

In occasione della giornata internazione dell* student* ci sarà a Perugia una manifestazione per:

– reclamare i fondi per le borse di studio
– rivendicare gestione realmente democratica degli spazi e dei tempi universitari
– reclamare reddito e welfare
– reclamare diritto alla mobilità
– opporci ai tagli e alle controriforme che impoversicono e gerarchizzano le nostre vite e ala riforma gelmini che sarà discussa e approvata entro il 25 novembre

La manifestazione terminerà a Piazza IV Novembre con interventi di precar* della scuola, ricercator*, borsist*, tutt* accomunat* dalla volontà di rispondere insieme all’attacco ai nostri diritti.

CI STANNO TOGLIENDO TUTTO

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

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Lettera aperta agli indisponibili

Carissim*,

siamo tutti stanchi, lo so bene. Siamo stanchi di protestare, di affrontare rettori e presidi, di confrontarci con l’inerzia e le giustificazioni di tanti, di scrivere e diffondere documenti, di organizzare iniziative. Siamo stanchi di fare tutto questo in aggiunta al nostro carico normale di lavoro, sacrificando il nostro poco tempo libero.

Ma tutta questa attività è stata tanto faticosa quanto preziosa: in questi mesi abbiamo seminato tanto. Abbiamo seminato la speranza di cambiamento nel cuore dei volenterosi, il dubbio nella passività degli ignavi, la consapevolezza nelle menti degli studenti, il timore nella pancia dei politici.

Con l’arrivo dell’autunno, i semi gettati da noi hanno cominciato a germogliare. I rinvii degli anni accademici e le proteste studentesche dell’inizio di ottobre hanno bloccato un DdL che, a sentire le solite ineffabili voci di Palazzo, era inarrestabile come una petroliera lanciata sugli scogli.

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La protesta degli studenti blocca Londra Scontri, assaltato il palazzo dei Tories

da repubblica.it 10.11.10 – Il governo Cameron ha triplicato le rette delle università, contestato anche da molti suoi sostenitori. Ed è esplosa la rabbia dei giovani come non accadeva da decenni: in decine di migliaia hanno paralizzato la capitale. Tensione intorno al Parlamento.

LONDRA – La più grande manifestazione studentesca in oltre un decennio nelle vie della capitale britannica provoca scontri con la polizia, disordini, violenze e arresti. Oltre 50mila studenti e ricercatori hanno marciato nel centro di Londra per protestare contro il drastico aumento delle rette universitarie varato dal governo conservator-liberale guidato da David Cameron. Le rette, che erano intorno a 1000 sterline l’anno fino a dieci

Scontri, arresti e feriti: la protesta degli studenti blocca Londra. A breve more info su EUniriot

anni orsono e che Tony Blair portò a 3 mila, sono state aumentate fino a 9 mila sterline (quasi 11 mila euro) dall’attuale coalizione tra conservatori e liberaldemocratici, citando l’esigenza di tagliare i fondi pubblici all’istruzione nell’ambito della controversa manovra per ridurre il deficit. Ciò significa che uno studente potrebbe accumulare un debito di circa 50 mila euro per arrivare alla laurea. Il governo ha stabilito un programma per ottenere prestiti e restituire il denaro, con gli interessi, in proporzione al reddito che i laureati conseguono negli anni successivi al diploma.

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Manifestazione a L’Aquila 20 Novembre – Pullman da Perugia e dintorni

Stiamo organizzando un pullman da Perugia per la manifestazione del 20 Novembre a L’Aquila.
se siete interessat* e volete informazioni o volete direttamente prenotare chiamate questo numero
3204407552
o mandate una mail a
antoniopiolan@libero.it

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Padova – Piu di 2000 alla contestazione di Berlusconi, Bossi e Bertolaso

Nella tarda serata di ieri è arrivata la notizia della visita di Berlusconi, Bossi e Bertolaso nei Comuni veneti colpiti dalle alluvioni, tra cui Padova. In poche ore la voce è circolata in città e questa mattina studenti, precari e cittadini si sono dati appuntamento in piazza Capitaniato per arrivare assieme sotto la Prefettura, luogo che avrebbe ospitato i tre sgraditi personaggi.

Da molto tempo ormai, come studenti, ci stiamo mobilitando contro il DDL Gelmini, ma non solo: sappiamo bene che questo provvedimento che riguarda l’università non è altro che uno dei tasselli che compongono un disegno politico volto a smantellare il sistema dei diritti. Il nostro Paese sta vivendo una pericolosissima fase di regressione sul piano dell’accesso ai beni comuni, che siano l’acqua, i territori o il sapere. E quando, l’indomani il crollo della Casa dei Gladiatori a Pompei, ci troviamo a dover sentire un Ministro che dichiara che prima vanno finanziati i Comuni veneti alluvionati e poi il resto, diventa evidente a tutti che la situazione sta rapidamente degenerando.

Per questo, ritenendo la visita propagandistica del Premier un’offesa a chi ogni giorno costruisce solidarietà nei propri territori, siamo scesi in piazza questa mattina.

A pochi metri dalla Prefettura, il corteo si è trasformato in blocco stradale mentre si attendeva l’arrivo di Berlusconi. La polizia ha intimato ai manifestanti di allontanarsi e poi ha caricato indiscriminatamente il presidio che stava ingrossandosi raggiungendo le 2000 persone. La violenza di queste ripetute cariche ha causato il ferimento di alcuni manifestanti e anche di alcuni passanti, ma il tentativo delle forze dell’ordine di sciogliere la manifestazione è fallito e il presidio, con determinazione, si è ricompattato sotto la Prefettura per proseguire la contestazione. Continued…

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Quasi impossibile laurearsi con la riforma Gelmini

da nuovasocietà.it

di Giulia Zanotti

È caos nelle università italiane: a poco più di un mese dall’inizio del nuovo anno accademico i tagli voluti dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini si stanno abbattendo sugli atenei, che non sembrano più in grado di gestire la situazione.
Lezioni ed appelli d’esame sospesi, cattedre vacanti e studenti che rischiano di non laurearsi nei tempi stabiliti. Una condizione comune da Nord a Sud e che rende difficile pensare ad un futuro positivo per l’università italiana.

Quello che sta accadendo all’Università di Torino ne è un esempio. Già la scorsa primavera studenti e ricercatori avevano lanciato un serio avvertimento: a settembre i corsi potrebbero non cominciare. E così è stato. Per il primo mese le lezioni si sono svolte alla spicciolata, con numerosi buchi nei programmi dovuti ai tanti ricercatori che si sono resi indisponibili all’insegnamento. Inoltre, molte sessioni di esami e di laurea sono state eliminate con l’inconveniente per gli studenti di dover preparare più materie contemporaneamente e, in molti casi, di dover rinviare di mesi la discussione della tesi. Continued…

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Tremonti: 1 mld per l’universita’

da ansa.itTremonti: 1 mld per l'universita'

Copertura con introiti frequenze tlc, forse milleproroghe

(ANSA) – ROMA, 5 NOV – ‘Nell’emendamento ci sara’ 1 miliardo per l’universita”, ha detto il ministro dell’Economia riferendosi all’emendamento alla legge di stabilita’ che sostituira’ il decreto sviluppo. E ha lasciato intendere che per le proroghe di termini non e’ escluso a fine anno il decreto mille-proroghe. La copertura con gli introiti delle frequenze tlc ‘e’ un’ipotesi’, ha spiegato. Gli sgravi fiscali per il salario di produttivita’ verranno prorogati nel 2011 e il tetto sara’ portato a 40.000 euro.

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