Editoriale uniriot.org 11.09.10 – Dalla giornata di protesta di ieri e dai giorni precedenti la contestazione è possibile trarre qualche indicazione parzialmente generalizzabile sull’attuale stato del rapporto fra movimenti, metodi di lotta e forme di comunicazione. Lasciandoci alle spalle una stagione carsica in termini di attivazione di dinamiche di conflittualità nei territori, è possibile ipotizzare una tendenza per cui sarà ancora il mondo della formazione a riaccendere la miccia dell’opposizione sociale. Se l’Onda del rimane il primo movimento ad aver attraversato le strade dell’attuale crisi con dimensioni massificate, radicalità e prospettive di generalizzazione, è ancora dalle scuole e dalle facoltà che è legittimo attendersi una ripresa delle lotte.
Rispetto allo scoppio della crisi nel 2008, ci troviamo in un contesto decisamente mutato: a partire dal definitivo tramonto del progetto riformistico obamiano di soft governance che lascia spazio ad un mondo in costante tensione, passando per un quadro istituzionale italiano che, dopo anni di crisi della rappresentanza, inizia a prefigurare una crisi della forma della democrazia liberale stessa sempre più acuta. Continued…