Skip to content


Riforma superiori, anche la Commissione Cultura approva

da tecincadellascuola.it

di A.G.

Riforma superiori, anche la Commissione Cultura approva


A maggioranza arriva l’ultimo parere richiesto prima dell’approdo dei tre nuovi regolamenti in Consiglio dei Ministri: nel testo presentato dalla Aprea anche alcune richieste di modifiche. Ciò riduce le possibilità che il sì definitivo arrivi già in occasione del Cdm di venerdì 22. Anche perchè il giorno dopo è in programma il matrimonio del ministro Gelmini.
Come previsto il 20 gennaio la Commissione Cultura della Camera si è espressa sui regolamenti di riforma del secondo ciclo: nel testo viene chiesto di introdurre qualche modifica rispetto alla bozza iniziale, ma da una prima ricognizione il parere, anche da parte dei sindacati, appare decisamente positivo. Termina in questo modo l’estenuante iter dei pareri indispensabili (ma non vincolanti), espressi in successione da Cnpi, Conferenza Regioni, Consiglio di Stato ed altri organismi di settore, finalizzati all’approdo della riforma in Consiglio dei Ministri. I più ottimisti dicono che l’ok sia possibile già da venerdì 22. Continued…

Posted in Scuola.


Ora dal Sud fuggono i laureati 80mila emigrati in cinque anni

da repubblica.it

Dati preoccupanti da una ricerca di Bankitalia sulla mobilità del lavoro in Italia
Tra il 1990 e il 2005 due milioni di persone si sono trasferite al Centro-Nord

ROMA – L’esodo dal Mezzogiorno non si ferma, ma a cercare fortuna nelle regioni del centro nord non sono più ex braccianti e operai disoccupati, ma migliaia di giovani con un titolo di studio qualificato: tra il 2000 e il 2005, in particolare, oltre 80mila laureati (l’1,2% dei residenti con tale titolo di studio) hanno abbandonato le regioni del Sud per emigrare in cerca di un’opportunità lavorativa.

Il dato è contenuto in una ricerca sulla mobilità del lavoro realizzata da due economisti della Banca d’Italia (Sauro Mocetti e Carmine Porello). Lo studio dimostra che "il mezzogiorno diventa sempre meno capace di trattenere il proprio capitale umano, impoverendosi della dotazione di uno dei fattori chiave per la crescita socio-economica regionale". L’emigrazione dei "cervelli", rilevano i due economisti, può comportare "un impoverimento di capitale umano che, a sua volta, potrebbe riflettersi nella persistenza dei differenziali territoriali in termini di produttività, competitività e, in ultima analisi, di crescita economica". In un simile contesto, a parere dei due economisti, l’intervento dello Stato deve essere mirato ad eliminare le cause che ostacolano, in termini quantitativi e qualitativi, la crescita economica nel Mezzogiorno. Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Lettera aperta del CPS a tutti i precari

Centinaia di migliaia di lavoratori in Italia sono tenuti in una condizione di precarietà per
pagare pensioni d’oro ai già ricchi manager. E poco importa che i
manager siano quelli delle banche che hanno generato la crisi economica
o quelli che, invece, hanno mal gestito enti pubblici indebitandoli a
tal punto da richiedere misure governative straordinarie attraverso
l’utilizzo di milioni di euro prelevati ai cittadini con le tasse.

Gli ultimi, quelli più poveri, mantengono i primi, i benestanti e i ricchi.

Nel frattempo il Governo approva tagli per 8 miliardi alla scuola pubblica
perché non ci sono soldi. Almeno così ci dice. Quello che non sappiamo,
però, se è vero che i soldi non ci sono, è perché si finanziano le
scuole private, frequentate dai figli delle famiglie più abbienti, con
generosi bonus in Lombardia e a Roma, guarda caso entrambi controllati
dal centrodestra.

Questa la dura e cruda realtà di un paese che non si vergogna ormai più di nulla.

Questa è la dura e cruda realtà di un paese che scarica sulle fasce più deboli della società costi, doveri e frustrazioni.

I dati forniti dall’Inps parlano chiaro e non lasciano spazio a dubbi. In
un articolo inviato a un giornale on line, un lettore cita i dati dei
tre fondi Inps che messi insieme danno un attivo di + 19,4 miliardi di
euro. Il problema è che l’attivo non è prodotto da tutte le categorie
di lavoratori.
Continued…

Posted in Scuola.


Università: privatizzazione, fondazioni, assistenza medica per fuori sede. Percorsi di autoformazione. Sciopero de* stranier*.

Posted in Senza categoria.


Assemblea: percorsi di autoformazione, sciopero de* stranier*, punto sulla situazione universitaria

Appuntamento mercoledi 20 gennaio alle ore 16:30/17 all’entrata della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Riprendono le assemblee di studenti e studentesse, precari e precarie.
Oggetto di discussione saranno i progetti di autoformazione che vanno dalla psichiatria alla questione de* migrant*.
A questo proposito chiediamo a chiunque fosse interessat* di partecipare con progetti e proposte.
L’intenzione
dell’autoformazione è infatti quella di permettere a studenti,
studentesse, precari e precarie di riprendersi il tempo universitario
che solitamente viene investito in corsi ultraframmentari o tirocini,
ovvero lavoro erogato gratuitamente.Primo Marzo 2010 Sciopero degli stranieri - Gruppo di Perugia
Verrà inoltre portato avanti il
discorso sulla collaborazione con la realtà dello sciopero de*
stranieri, in particolare con il gruppo perugino (http://www.facebook.com/profile.php?ref=name&id=1642636388#/group.php?gid=266327350707&ref=ts).
Si parlerà anche della condizione attuale del nostro ateneo, assolutamente drammatica.


Posted in Senza categoria.


Napolitano parla della riforma Gelmini e gli studenti dei collettivi contestano

da corriere.it

Gli universitari lamentano anche la posizione «molto più morbida rispetto al passato» dei rettori
Napolitano a Bari
BARI – «Profonda sorpresa e preoccupazione» per il discorso, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo barese, del presidente della Repubblica che «ha avuto parole di apprezzamento per la riforma universitaria del ministro Gelmini» viene espressa in una nota dall’associazione Link-Unione degli universitari e dai Collettivi di lettere e filosofia, di medicina e dei fuorisede di Bari, che stamani hanno manifestato nelle vicinanze del teatro Petruzzelli dove si svolgeva la cerimonia. Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Come t’invento un’emergenza educativa – II parte

di Girolamo De Michelegiulemani.png

qui la prima parte

Questo concreto esempio serve a introdurre le tesi centrali del
volume. Il modello educativo proposto viene presentato come alternativo
a due diversi modelli educativi generali.
Il primo è quello che «punta sulla divaricazione di educazione e formazione,
in funzione dell’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze
coerenti con l’assetto tecnologico del mondo contemporaneo»: un modello
aziendalistico, nel quale «l’educazione, in definitiva, si risolve in
trasmissione di informazioni e di capacità e in socializzazione
culturale». Continued…

Posted in Approfondimenti e Analisi.


Come t’invento un’emergenza educativa – I parte

di Girolamo De Michelegiulemani.png

[Questo testo è tratto da un manoscritto in fase di scrittura]

La pubblicazione del volume La sfida educativa (Laterza, Bari
2009, pp. 224, € 14.00), a cura del Comitato per il progetto culturale
della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), con la Prefazione di
Camillo Ruini, consente di fare il punto sulla politica educativa e
scolastica della Chiesa e delle lobbies ad essa correlate, e di
ricostruirne le strategie a partire dalla loro formalizzazione in un
vero e proprio progetto politico: come sempre avviene, è l’anatomia
dell’uomo che consente di ricostruire quella della scimmia.

Continued…

Posted in Approfondimenti e Analisi.


Napoli – scoppia alla Federico II la rivolta dei ricercatori precari

precariUna nuova protesta si diffonde nell’università. E già raccoglie l’adesione del 70% dei ricercatori di Scienze matematiche, fisiche e naturali della Federico II.
«Le regole in discussione in Parlamento pregiudicano le nostre carriere e penalizzano i nostri stipendi», è la tesi che fa scattare la mobilitazione in ateneo. Dopo la stagione dell’Onda, ne comincia così un’altra all’insegna della lotta in facoltà che rischia di paralizzare parte delle attività didattiche, a partire da marzo, e le sedute di laurea, già da questo mese. I ricercatori possono farlo senza violare alcuna legge.

La protesta – Basta una sola mossa per mettere in ginocchio l’organizzazione dei corsi: «Finora abbiamo tenuto le lezioni agli studenti come i colleghi professori associati e ordinari», spiega Gianluca Imbriani, componente del consiglio d’amministrazione. «Ma noi ricercatori – aggiunge Imbriani – non abbiamo l’obbligo di svolgere questo compito, se non di supporto ai docenti. Ecco perché, per sensibilizzare tutti sui temi della riforma e per sollecitarne la revisione, ci limiteremo a svolgere le esercizioni che rientrano tra i nostri obblighi di legge».
Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Le mani di Confindustria sugli istituti tecnici

da facebook

Piano Confindustria mani (e interessi) sugli istituti tecnici
Presentato alla Gelmini nei giorni scorsi durante un incontro da cuisono stati allontanati i giornalisti: nelle scuole un Cda che abbia
strada libera nelle nomine dei docenti.

Le mani di Confindustria su un pezzo della scuola pubblica: gli
istituti tecnici. Gli industriali vogliono «comandare» sui percorsi
d’istruzione per il settore tecnologico (meccanica, trasporti,
elettronica ed elettrotecnica, informatica, comunicazione, chimica,
tessile, agricoltura, costruzioni). E dettano la loro «action plain»
alla Gelmini. Continued…

Posted in Rassegna Stampa.