Skip to content


Studente? No, prodotto universitario.

la situazione che si va delineando, per come è stata e descritta e prevista dalle personalità universitarie e industriali, somiglia fortemente a quella che descrivevamo qui e qui. ciò significa, come ampiamente detto nei precedenti documenti, che la futura università sarà costruita secondo le esigenze di confindustria e gli/le studenti saranno, appunto, solo un prodotto, senza esigenze e senza una volontà da tenere in considerazione. qui trovi la rassegna stampa dell’incontro.

Lunedì 11 gennaio si è svolto presso il caffè 110 l’incontro “Università, quali risorse?”, promosso dall’associazione Università per l’Umbria. Sul palco sedevano il prof. Mannarino, quale moderatore, i rettori delle due Università perugine, alcuni rappresentanti degli industriali umbri ed il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali. Continued…

Posted in Scritti da onda perugia.


Rassegna stampa- Vendesi Università. Mannarino e Bistoni si genuflettono a Confindustria.

Qui trovi il nostro comunicato riguardo l’incontro promosso dall’associazione università per l’umbria tenutosi lunedi scorso al 110 dal nome "Università. Quali risorse?". I nodi fondamentali della questione sono: come si permette l’associazione privata del rettore e dei suoi accoliti di parlare a nome dell’università? la sua associazione è, da questo punto di vista, illegittima. L’università sta subendo una colonizzazione da parte dei privati, confinustriali in primis. C’è spazio per lo/la studente inteso complessivamente come persona che ha dei bisogni, delle esigenze, irriducibili all’idea di studente-prodotto che ha confindustria e, ora lo sappiamo, anche il nostro rettore e la dirigenza universitaria?

Segue un’ampia rassegna stampa:

L’università chiama gli industriali di Antioco Fois

Facoltà sul mercato contro i tagli di Marta Gara

Il Dams lascia Maratta di Sa. Gar.

Università, addio alle sedi decentrate di Eleonora Bonoli

Posted in Rassegna Stampa.


Napoli- Liceo Genovesi, sanzioni per chi ha occupato

di Bianca De Fazio

da napoli.repubblica.it

Dopo oltre un mese di occupazione dell’istituto i docenti dell’istituto
meditano le sanzioni disciplinari contro i ragazzi che hanno scelto
l’occupazione del liceo per protestare contro la politica scolastica e
non solo del governo Berlusconi. La mamma di uno degli studenti
chiamati a giustificare il gesto: "Non si convoca un minore in assenza
dei genitori, visto che siamo noi genitori responsabili delle loro
azioni"

Pugno di ferro contro chi ha occupato. I docenti del liceo Genovesi, dove ieri sono riprese le lezioni dopo oltre un mese di occupazione dell’istituto, preparano sanzioni disciplinari contro i ragazzi che hanno scelto l’occupazione del liceo per protestare contro la politica scolastica e non solo del governo Berlusconi. Ieri mattina, nel corso delle lezioni, oltre 40 studenti (secondo indiscrezioni sarebbero 40 liceali e 15 ginnasiali) hanno ricevuto una lettera che li convoca dinanzi al Consiglio di classe, per esporre le proprie ragioni prima che i docenti prendano "decisioni in merito alle sanzioni di competenza" si legge nelle lettere.
Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Attacco al sapere

di Vito Francesco Polcaro * e Andrea Martocchia **

da contropiano.org

Dal neoliberismo degli anni 70 alla catastrofe Gelmini, i nodi sociali dietro l’attacco sferrato contro la cultura e contro la scienza

Pressochè tutte le generazioni di studenti, in Italia dal ’68 in poi, hanno conosciuto il loro “movimento”, anche quelle generazioni che apparivano più assopite dal punto di vista politico e sociale. [1] La pratica delle manifestazioni e delle occupazioni “per il diritto allo studio” è stata così diffusa in questi decenni che a qualche osservatore disattento potrebbe tuttora sfuggire il carattere via via più complessivo, e la serietà drammatica del contenzioso che si è aperto negli ultimi anni. Un contenzioso che non ha niente di rituale e non può più essere compreso in termini di singole categorie o livelli di istruzione, ma che coinvolge tutta la “filiera” della produzione, riproduzione e divulgazione della conoscenza – dagli asili agli Enti di Ricerca, passando attraverso le Università, i Conservatori, le Soprintendenze, in maniera non scollegata dalla decadenza culturale più generale in atto da anni, di cui la TV è specchio immediato e brutale.
Continued…

Posted in Approfondimenti e Analisi.


Scuola, i precari occupano la sala consiliare del Comune di Benevento

da corrieredellasera.it

La contestazione del decreto salva-precari: «L’ennesimo bluff del ministero della Pubblica Istruzione»

BENEVENTO – Protestano contro il decreto salva-precari, gli attivisti del Comitato insegnanti precari sanniti (Cips) che hanno occupato nella mattinata di oggi, lunedì, la sala consiliare di Palazzo Mosti. Sono penetrati nella sede del Comune di Benevento per protestare contro «l’ennesimo bluff del ministero della Pubblica Istruzione» dicono. «Il decreto salva-precari – aggiungono – non ha salvato alcun lavoratore se non la faccia del ministro Gelmini e del Governo che rappresenta. I tagli sono stati confermati, nessuna legge o piano programmatico che possa risolvere la nostra situazione è stata emanata. Contratto o non contratto di disponibilità tra qualche mese per tantissimi le prospettive di lavoro sono pari a zero».
Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Il Manuale del Rettore “virtuoso” — I rischi della meritocrazia “all’italiana” nell’Università

meritocrazia allda il manuale del rettore virtuoso

In questo breve articolo, cercherò di delineare cosa dovrebbe fare, alla luce di dati oggettivi e un approccio scientifico e solo “eticamente” sleale, cui forse si vedrà costretto a ricorrere, un Rettore di una Università italiana, per seguire alla lettera la “competizione” lanciata dai parametri indicati dalle normative in vigore per le Università “Virtuose”. La saggezza popolare dice che, a volte, “il meglio è nemico del bene”.

I processi di riforma in "senso europeo" dell’Università cominciati dieci anni fa (il processo “Bologna”), con l’intento di “allineare” i nostri laureati ai parametri medi europei, ridurre il ritardo nell’età media alla laurea e la bassa percentuale dei laureati (circa la metà della media dei paesi OECD), partorirono la Riforma “3+2” DM 509 del 1999 (Laurea Breve più Laurea Specialistica). I risultati, a fronte di molto dispendio di energie, sono modesti: i laureati che completano il ciclo di cinque anni, ossia il 60% dei laureati triennali, sono aumentati solo del 20% . Continued…

Posted in Senza categoria.


Licei e istituti tecnici: in 500mila pronti alla riforma

di Luigi Illiano e Giovanni ScaminaciMaria Stella Gelmini (Ansa)

da il sole 24ore 

La riforma della scuola secondaria è una corsa contro il tempo, ma il ministro Mariastella Gelmini ha più volte garantito che tutto andrà come previsto: da settembre debutteranno i nuovi licei, insieme con il riordino degli istituti tecnici e di quelli professionali. Intanto, sarà rinviato di un mese – a fine marzo – il termine per le iscrizioni. Sono le ultime rassicurazioni di Viale Trastevere, anche se manca ancora l’ufficialità. Condizione che non sta risparmiando a famiglie e studenti, incertezza sulla scelta dell’indirizzo di studi superiori. Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Il tetto agli alunni immigrati: discriminazione etnica

per quanto riguarda la rassegna stampa riguardo l’introduzione da parte della gelmini del tetto del 30% de* stranier* in classe rimandiamo anche a:

Tetto del 30% a* stranier* nelle classi. Rassegna stampa completa

Maria Stella la razzista Il tetto del 30% tra demagogia e discriminazione

Dopo Rosarno, la Gelmini…

di Comitato Genitori Scuola di Donato

da l’altronline

Sulla decisione della Gelmini di stabilire un tetto massimo alla presenza degli alunni immigrati nelle scuole, riceviamo questo documento che vi inviatiamo a leggere e commentare.

La scuola Di Donato ha sede nel rione Esquilino, quartiere romano con una forte presenza di immigrati.La fiducia delle famiglie, migranti e non, verso la scuola Di Donato si è consolidata negli anni grazie ad una politica dell´accoglienza e ad una pratica educativo-didattica, messa in atto dai dirigenti scolastici e dal corpo docente, che si è andata sempre più perfezionando, e la cui caratteristica è stata quella di aver saputo organizzare non solo le risorse interne, ma anche quelle territoriali. Questo ha permesso alla scuola di raggiungere eccellenti risultati sul piano didattico e della socialità creando un osmosi con il quartiere, offrendo e ricevendo una serie di servizi di aggregazione destinati ad adulti e bambini. Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Maria Stella la razzista Il tetto del 30% tra demagogia e discriminazione

rimandiamo qui per la rassegna stampa completa sulla questione del tetto del 30% di alunni stranieri per classe http://www.globalproject.info/public/resources/images/max/classe_gelmini.jpg

di Augusto Illuminati 

da globalproject.it

Razzista la Gelmini a imporre il limite del 30% di alunni “stranieri” nelle classi scolastiche? Ma come, non è stata proprio lei a sostenere l’abilitazione ad avvocato a Reggio Calabria per rialzare la percentuale dei bresciani in quella sede remota? Certo, gli idonei risultavano colà il triplo di quanti si erano incautamente presentati a Brescia, ma conta l’intenzione di mescolarsi ai laureati del Mezzogiorno. E adesso contano le intenzioni a distribuire, per il loro bene, i figli dei migranti fra le classi “bianche”. Continued…

Posted in Rassegna Stampa.


Tetto del 30% a* stranier* nelle classi. Rassegna stampa completa.

interessante notare come alcuni esponenti del pd, berlinguer e penati in testa, plaudano calorosamente alla legge e, come nel caso di quest’ultimo, ritengano il tetto del 30% risulti addirittura insufficiente.

Gli stranieri in classe non potranno superare il 30% degli alunni da mariobadino.noblogs.org

Scuola: 30% di alunni stranieri per classe. Gelmini: sono un problema didattico da dazebao.org

Gelmini: "dall’anno prossimo tetto del 30% per gli stranieri" da repubblica

La gelmini mette il tetto agli stranieri da il manifesto

Scuola, tetto agli alunni stranieri da corriere della sera

Possibili deroghe per chi è nato qui o conosce la lingua da corriere della sera

Integrazione, problema reale ma non si risolve con le quote da repubblica

Berlinguer: giusto, ma serve flessibilità dal messaggero Continued…

Posted in Rassegna Stampa.