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Pdl, via il valore legale della laurea: «Ostacola la concorrenza virtuosa»

da l’unità

Via il valore legale della laurea: mette tutti i laureati sullo stesso piano, mortificando le qualità dei più bravi, ed è di ostacolo ad una ‘concorrenza virtuosa’ fra atenei, schiacciando verso il basso l’offerta formativa. Ne è convinto il deputato del Pdl Fabio Garagnani, primo firmatario di una proposta di legge che delega il governo a cambiare radicalmente aspetto, e funzioni, al fatidico ‘pezzo di carta’.

«Diversamente da quel che accade in altri Paesi -spiega il parlamentare del centrodestra- in Italia la laurea non costituisce un semplice titolo accademico, ma un vero e proprio certificato pubblico, consentendo la partecipazione a concorsi o l’esercizio di determinate professioni». Un retaggio Continued…

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La fine del posto stabile Solo al 6% dei neolaureati

da repubblica.it

Scende a minimi assoluti la quota dei giovani che entrano in azienda con un contratto a tempo indeterminato. Sei anni fa erano più del triplo. Lo stage diventata la prima modalità di inserimento. Per chi viene assunto, la prima paga oscilla tra i 22 mila e i 26 mila euro. La migliore retribuzione nel chimico e farmaceutico. I risultati dell’indagine di Gidp sul rapporto tra imprese e giovani che escono dagli atenei italiani.

di FEDERICO PACE

E’ ormai una fortuna. Rara e preziosissima. Tanto che quando viene proposto, dal direttore delle risorse umane, viene quasi da non crederci. O pensare di avere inteso male. Quest’anno hanno avuto la possibilità di firmare un contratto a tempo Continued…

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Gelmini contro le proteste dei docenti “Indecoroso se danneggiano studenti”

da repubblica.it

Il ministro della Pubblica istruzione attacca i professori: "Se si lamentano non è giusto che debbano pagare gli alunni impossibilitati a fare esami". E assicura: "Nessun taglio alle risorse ma una diversa distribuzione"

Gelmini contro le proteste dei docenti "Indecoroso se danneggiano studenti" Il ministro della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini


VIAREGGIO (Lucca) – Le proteste dei professori diventano "atti indecorosi" quando a pagare sono gli studenti. Così il ministro dell’Università e della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini, ha esordito intervenendo oggi a "Dedalo 2010", la manifestazione organizzata dagli studenti vicini al Pdl che non le hanno risparmiato striscioni e comitati di contestatori. "Fare riforme è difficile perché si va contro la resistenza di chi non vuol perdere privilegi acquisiti nel tempo, ma è indispensabile avere il coraggio del cambiamento" ha motivato il ministro. Continued…

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La breve vita infelice della campagna d’estate del compagno Marco Meloni

di Guido Martinotti

Puntuale come i serpenti di mare è tornato il tormentone estivo sull’Università, ma, oltre alla disperante sensazione di  déjà vu, déjà entendu, quest’anno si è dovuto far fronte anche a qualche nuova alzata di genio. Parlo della balzana proposta del compagno Marco Meloni, responsabile Università del PD, sottoscritta entusiasticamente dal ministro Gelmini alla ricerca di una qualche liana salvatrice, di mandare obbligatoriamente in pensione i vecchi professori a 65 anni, che mena un altro colpo suicida alla già scarsa credibilità del PD nel mondo universitario. E’ una proposta squisitamente demagogica che cercava di risolvere problemi di sistema con un colpo di muňeca, un po’ come bruciare i mobili di casa per alzare la temperatura nelle stanze: alla fine non ci saranno più i mobili, ma il problema del riscaldamento rimarrà tale quale. Non è sorprendente, perché ormai la cosa è diventata strutturale, che questa proposta sia stata sostenuta, con una campagna di disinformatia che non ha l’eguale, dalla Premiata ditta Giavazzi & Co che ha trasformato il principale quotidiano italiano in un house organ del Continued…

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Breve dialogo sull’Università e sull’Italia

di Marino Badiale

A La vostra protesta contro la “riforma Gelmini” è sconfitta in partenza. Nel senso comune domina l’immagine dell’Università come luogo di corruzione. Le vostre proteste vengono viste dalla larga maggioranza come le proteste di “baroni” corrotti e fannulloni.
B L’Università è marcia perché è marcia l’Italia.
A E’ la solita banale scusa del “tutti colpevoli, nessun colpevole”. Non funziona.
B Non si tratta di scusare ma di spiegare. E’ importante capire perché l’Università è marcia per giudicare se le misure proposte sono adeguate.
A E secondo te non lo sono.
B Ovviamente no. Il marciume italiano ha vari livelli. L’Università non è il punto culminante. Dove si trova in Italia il livello massimo di marciume? Continued…

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Università e autoformazione: miserie del presente, ricchezze del possibile

da micropolis- segnocritico

di Giacomo Ficarelli*

Tra aprile e maggio scorso studenti, studentesse, precari, precarie, docenti, psichiatri e operatori nel campo della salute mentale hanno dato vita, presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Perugia, ad un ciclo di seminari di autoformazione sul tema della Psichiatria e della Devianza.
I seminari hanno visto alternarsi lezioni frontali tenute da professori, relazioni di studenti, dottorandi o partecipanti esterni e incontri con operatori o utenti nel campo della salute mentale.
Nel complesso il corso è stato attraversato da più di cento persone e una quarantina hanno ottenuto un credito, cosa che permetterà loro di evitare, almeno in parte, di evitare qualche stage non retribuito, che è una forma di sfruttamento legalizzata. Continued…

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Università: il Senato dice sì alla riforma tutta tagli e meritocrazia

da infoaut.org

Il ddl torna all’esame della Camera…
…ma determinanti saranno l’autunno e le lotte in grado (o meno) di rivoltarglisi contro!

Come al solito in piena estate, lontani/e dalle proteste che ne hanno accompagnato ogni passaggio parlamentare (e ogni sortita pubblica della ministra) è passata ieri sera [29 luglio] al Senato la più osteggiata riforma del sistema formativo che la storia italiana ricordi. Tre i grossi punti su cui si abbatterà la riforma: uno relativo alla temporalità degli incarichi, tanto per i ricercatori quanto per i rettori (ma con le scontate -differenti- ricadute!); il "pugno di ferro" per gli atenei "in rosso" (che in soldoni vorrà dire tagli a monte e amministrazione aziendale a valle); logica meritocratica tutta finalizzata all’aumento/assunzione di modelli competitivi in un contesto in cui, lo dimostrano secoli di pratica, paga molto di più la crescita collettiva, socializzata, in comune. Continued…

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Il potere conservatore dei mandarini del sapere.Intervista al filosofo francese Jean Luc Nancy

Intervista al filosofo francese Jean Luc Nancy, a cura di Roberto Ciccarelli [Il Manifesto]

A forza di rappresentarla come l’unico modo di assicurare il bene comune, l’etica, il diritto, la civiltà, la democrazia è diventata insignificante. Università e libertà di ricerca, difesa della legalità costituzionale contro il populismo e definizione delle competenze tra Stato e Chiesa, sono solo alcune delle sfere da cui emerge la sensazione che il vero problema della democrazia sia la sua stessa definizione. L’intervista al filosofo Jean-Luc Nancy, avvenuta durante la sua partecipazione a un convegno organizzato dall’Università Roma 3, si concentra su questi punti. «Più che come regime di governo – afferma Jean-Luc Nancy che alla democrazia sta dedicando un’inchiesta che non si lascia intimorire dalle fluttuazioni del senso comune – oggi è necessario capire in che modo la democrazia è un’idea regolatrice del nostro essere-in-comune». Continued…

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L’università “futura” secondo il Pdl

da infoaut.org

Tagli confermati e abolizione del valore legale del titolo di studio.

Si sa che il caldo dà alla testa. O, molto più prosaicamente, luglio è da sempre il mese migliore per far passare misure impopolari da parte di esecutivi altrettanto poco amati. E così, nel torrido di questi giorni boccheggianti il min. dell’Economia e un deputato del Pdl annunciano in due differenti sortite sui quotidiani nazionali le misure per l’università che viene (se ancora, in un futuro molto prossimo, questa avrà modo di esserci…).

In un’intervista al Sole24Ore di ieri Tremonti conferma la dieta per l’università italiana. Nel 2011, il fondo ordinario per il funzionamento degli atenei riceverà in dote, dallo Stato, 5,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2010 (quando l’assegno pesava 7,2 miliardi). Nel 2012, il fondo salirà a poco più di 6 miliardi. Gli atenei dovranno, poi, fare i conti con la conferma del "blocco" del turn over, che penalizza, soprattutto, i precari. Anche i fondi per le borse di studio subiranno un "ritocco", riducendosi di un terzo. Confermato insomma il solito adagio: "meno soldi per tutti", soprattutto per i meno abbienti. Continued…

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ASSEMBLEA D’ATENEO MARTEDI 20 LUGLIO ORE 11 @ AULA MAGNA dell’UNIVERSITA’

Martedi 20 alle ore 11 presso l’Aula Magna dell’Università si terrà un’Assemblea d’Ateneo per parlare della mobilitazione contro l’emergenza finanziaria e per il sostegno a* ricercator*.

parteciperemo portando la nostra solidarietà a* ricercator* e proponendo di unire le diverse questioni e le opposizioni ai tagli governativi, che colpiscono tutto il corpo universitario, provando a costruire una mobilitazione comune.

qui un report della scorsa assemblea d’ateneo, col nostro intervento,l’intervento di una dipendente dell’università e il resoconto finale a cura dell’assemblea de* ricercator*:

Intervento student* e precar* autoconvocat*

Intervento Nicoletta

Documento finale Assemblea Generale

di seguito il comunicato di indizione dell’assemblea del 20:

Assemblea 20 luglio

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